8 aprile 2021

CONFERENZA STAMPA DEL 08/04/2021

 

A seguito delle perplessità scaturite dagli interventi di messa in sicurezza che la Lutum sta effettuando presso la discarica Ex Vergine, le preoccupanti dichiarazioni che la Regione Puglia emana in proposito,  cercando di convincerci che i lavori procedono secondo quanto stabilito e che i superamenti di CSC riscontrati nel 2016 e 2017 dall’ARPA, ormai è acqua passata; l’Amministrazione Comunale di Lizzano questo pomeriggio ha organizzato una conferenza stampa dinanzi la discarica Mennole. In questa occasione AttivaLizzano ha creduto opportuno stilare l'allegato documento che è stato letto e distribuito ai presenti.






25 settembre 2020

SENTENZA PROCESSO PENALE IN APPELLO

 In data odierna si è celebrata, presso la Corte di Appello del Tribunale di Taranto, l’ultima udienza del processo a carico delle Società Vergine, dei suoi rappresentanti e del loro tecnico. Il Presidente del Tribunale Dott. Del Coco ha assolto tutti gli imputati da tutti i reati attribuiti obbligando alle società di procedere ad una bonifica preventiva del sito Palombara. 






22 luglio 2020

SECONDO SOLLECITO ALLA REGIONE PUGLIA, ALLA PROVINCIA DI TARANTO E AL COMUNE DI TARANTO


In riferimento alle inique risposte ottenute  dal DIPARTIMENTO MOBILITÀ, QUALITÀ URBANA, OPERE PUBBLICHE, ECOLOGIA E PAESAGGIO SEZIONE CICLO RIFIUTI E BONIFICHE SERVIZIO BONIFICHE E PIANIFICAZIONE della Regione Puglia e alla totale assenza di risposte dalla Provincia di Taranto e dal Comune di Taranto, in data odierna si invia un secondo sollecito ai tre attori minacciando che,  protraendo con l’omissione delle informazioni richieste o in mancanza di adeguate risposte  saremo costretti a rivolgerci alla magistratura ai sensi dell’art. 328 del codice penale[1]. La nota viene inviata singolarmente ad ognuno e per conoscenza al NOE di Lecce e alla Guardia di Finanza di Taranto,  sia per la discarica Mennole e sia per la Palombara;


[1] Articolo 328 Codice penale (R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398) [Aggiornato al 30/06/2020]
Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.
Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l'atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a euro 1.032. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa.

15 luglio 2020

SOLLECITO ALLA REGIONE PUGLIA

In relazione alle due risposte ricevute il 10/07/2020 dal DIPARTIMENTO MOBILITÀ, QUALITÀ URBANA, OPERE PUBBLICHE, ECOLOGIA E PAESAGGIO SEZIONE CICLO RIFIUTI E BONIFICHE SERVIZIO BONIFICHE E PIANIFICAZIONE della Regione Puglia, entrambe senza alcuna risposta concreta, AL decide di inviare nuovamente a tutti gli enti interessati un sollecito ad ambedue i quesiti chiesti il 27/06/2020 e il 04/07/2020 






10 luglio 2020

RISPOSTA DALLA REGIONE

in data odierna si ricevono dal DIPARTIMENTO MOBILITÀ, QUALITÀ URBANA, OPERE PUBBLICHE, ECOLOGIA E PAESAGGIO SEZIONE CICLO RIFIUTI E BONIFICHE SERVIZIO BONIFICHE E PIANIFICAZIONE della Regione Puglia le risposte ai due quesiti che AttivaLizzano aveva posto alla stessa regione in data 27/06/2020 e 03/07/2020. Entrambe le risposte, distinte e separate contengono il medesimo testo: In relazione alla richiesta formulata dall'Associazione AttivaLizzano con nota del 27/06/2020, si comunica che, allo stato degli atti, non vi sono documenti amministrativi inerenti a procedimenti di competenza di questa sezione. Questa risposta avvalora ancora di più i nostri dubbi sulla bontà dei controlli che sono stati effettuati sin dall’origine della discarica Mennole e Palombara e a finire ai giorni nostri. E’ evidente che nei vari procedimenti intercorsi in questi anni vi è stata applicata una scarsa professionalità, sia da parte dei gestori degli impianti che da parte dei controllori e di chi doveva vigilare.

3 luglio 2020

          
Richiesta storico analisi di controlli delle matrici ambientali Discarica Vergine sita in Località Mennole.

Causa il totale abbandono in cui versa la Discarica Mennole in post-produzione, AttivaLizzano chiede agli enti preposti lo storico analisi di controlli delle matrici ambientali Discarica Vergine sita in Località Mennole, in particolare:                                                                                  ci vengano fornite le analisi sulle matrici ambientali prima della realizzazione della discarica;
ci vengano forniti le analisi storiche sulle matrici ambientali degli anni di attività della discarica;
ci vengano fornite le analisi storiche sulle matrici ambientali dal periodo di post produzione della discarica;
ci vengano fornite le analisi storiche del percolato con le relative quantità raccolte;
ci vengano fornite le analisi storiche dei gas prodotti dalla discarica con le relative quantità raccolte.


27 giugno 2020

DIRITTO ALLA SALUTE DEI CITTADINI DI LIZZANO



A fronte dell’art. 242 co. 3 del D.Lg. 152/2006 l’associazione AttivaLizzano, chiede, con una pec, agli enti responsabili, di conoscere l’intero studio risultante dalla Caratterizzazione dei luoghi conforme a quanto indicato da Parte IV - Titolo V Allegato 2 ALLEGATO 2 - CRITERI GENERALI PER LA CARATTERIZZAZIONE DEI SITI CONTAMINATI, causa il superamento della CSC per il parametro PCB per i pozzi denominati PF2 e PF3 evidenziato dalle analisi dell’ARPA il 30 e 31 maggio 2016:






21 giugno 2020

LETTERA APERTA


Da una attenta analisi di notizie pervenute in via confidenziale da alcuni enti, sulla reale possibilità che la ditta LUTUM,  proprietaria dell’intero compendio immobiliare contenente la Discarica Vergine, sia vicinissima a iniziare la procedura di richiesta autorizzazioni per la riattivazione della discarica, AttivaLizzano, in data odierna, ha inviato una lettera aperta a tutti gli enti interessati e non interessati al rilascio delle suddette autorizzazioni. Nella lettera sono espresse le varie criticità ambientali e geologiche che insistono sul territorio attiguo alla discarica e si richiama gli enti ad essere prudenti e valutare bene se la discarica possa avere ancora una ripresa delle attività.





1 giugno 2020



Bonifica discarica Vergine, qualcosa si muove


Incontro tra il sindaco D'Oria e il governatore Emiliano. Ma restano ancora diversi dubbi sul destino del sito

Corriere di Taranto
PUBBLICATO IL 01 GIUGNO 2020, 21:55
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Bonifica discarica Vergine, qualcosa si muove


Incontro tra il sindaco D'Oria e il governatore Emiliano. Ma restano ancora diversi dubbi sul destino del sito



Sarebbero iniziate le attività di messa in sicurezza della discarica ‘Vergine‘ di Lizzano. La notizia, tutta da confermare, sarebbe emersa durante l’odierno colloquio tra il sindaco di Lizzano, Antonietta D’Oria ed il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Le attività di messa in sicurezza hanno avuto in realtà l’ok dal Riesame del tribunale di Lecce la scorsa estate, che aveva accolto la richiesta di intervento di messa in sicurezza. Il dispositivo emesso dal Tribunale precisava infatti che, tenendo fermo il sequestro preventivo in atto, autorizzava all’espletamento degli interventi di messa in sicurezza per la salvaguardia dell’ambiente sotto lo stretto controllo delle Autorità competenti che dovranno effettuare i controlli appropriati.
Il gip del tribunale di Lecce aveva invece respinto la richiesta di dissequestro del sito, avanzato dalla società Lutum srl facente capo al gruppo CISA di Massafra: sarà la stessa società ad occuparsi delle attività di messa in sicurezza.
Ciò nonostante, a sei anni dal sequestro del sito, la discarica continua a creare notevoli problemi ai cittadini di Lizzano. Situata in località Palombara e ricadente nell’isola amministrativa del comune di Taranto, è distante appena un chilometro dal centro abitato del comune del versate orientale della Provincia. Ed in tutti questi anni non ha mai smesso di investire il comune con continue e moleste emissioni odorigene, puntualmente denunciate da cittadini e associazioni del territorio.
Non è un caso se siano ben due i processi in corso nei confronti degli ex gestori della discarica per disastro ambientale. Quello che però ancora non è chiaro è quale sarà il destino dell’ex discarica Vergine. Mancano ancora punti fermi infatti su questo fronte. Il comune e i cittadini chiedono a gran voce che una volta ultimata la bonifica, non vengano concesse nuove autorizzazioni in modo tale da impedire la ripresa dell’attività. La Regione, anche oggi, avrebbe espresso intenzione di procedere in tal senso.
Confermando quanto dichiarato nel novembre di due anni addietro: “L’unico obiettivo della Regione Puglia, peraltro condiviso pienamente dall’AGER, è la tutela della salute dei cittadini e del territorio di Lizzano (Ta) e dei comuni limitrofi e, di conseguenza, la bonifica e la messa in sicurezza dell’area, per arrivare alla definitiva chiusura della discarica, in linea con quelle che sono se linee guida del piano regionale dei rifiuti e le direttive europee nell’ambito della gestione e dello smaltimento dei rifiuti“.
Ricordiamo che la giunta regionale pugliese approvò nel luglio 2018 una variazione nel bilancio di previsione 2018, mettendo a disposizione per le prime operazioni di bonifica del sito 7 milioni di euro. Mentre il Comune di Taranto il 31 ottobre 2017 approvò il progetto di fattibilità economica di “Messa in sicurezza di emergenza della falda dell’area di discarica per rifiuti speciali non pericolosi ubicata in loc. Palombara – Vergine srl”, mettendo a disposizione 2,4 milioni di euro.
Ma come abbiamo più volte sottolineato negli anni passati, nel giugno del 2016 è divenuta proprietaria del compendio immobiliare su cui insiste l’impianto di smaltimento rifiuti meglio noto come “discarica Vergine”. A rappresentare la società Lutum nell’incontro in Regione dello scorso 23 agosto sulla discarica Vergine, il rag. Antonio Albanese quale rappresentante della società “Lutum srl”. A conferma del fatto che la società fosse una controllata del gruppo C.I.S.A Spa di proprietà dell’imprenditore massafrese.
Tra l’altro la stessa società“Lutum srl” confermava la propria disponibilità ad eseguire i lavori e gli interventi“, per cui però come abbiamo visto sono stati stanziati fondi pubblici. Creando un vulnus sulla vicenda: un privato dovrebbe gestire fondi pubblici per le attività di messa in sicurezza di un’area di cui è diventato proprietario. Su cui pende un sequestro e ben due processi.
Una storia strana sulla quale si deve ancora fare piena luce.

23 marzo 2020

COVID 19


Nessuna descrizione della foto disponibile.AttivaLizzano ha raccolto l'appello della Misericordia di Lizzano Onlus e della Protezione Civile Lizzano effettuando una donazione per permettere che l'importantissimo lavoro che stanno svolgendo possa continuare in tranquillità. Ricordiamo che l'intero territorio italiano è in quarantena a causa del Covid 19.  Invitiamo chiunque abbia possibilità a fare lo stesso. Si può fare molto da casa, lasciando, a chi di competenza, il lavoro tanto utile quanto delicato di questi giorni. Lizzano può vantarsi di tante realtà associative diverse che in fin dei conti lavorano tutte per la stessa gente, per lo stesso territorio. Uniti ora ci ritroveremo ancora più uniti dopo!