24 ottobre 2014

AttivaLizzano «Aumentare la differenziata»

di Lucia J. IAIA, Q Provincia Taranto, 24 Ottobre 2014
La critica: il Comune non fa nulla e i costi ricadono sui cittadini. Noi pronti a collaborare

Un impulso alla crescita della differenziata, è la richiesta che l’associazione ambientalista AttivaLizzano avanza nei confronti dell’amministrazione comunale ed, a dire il vero, non si
tratta di una semplice critica. AttivaLizzano infatti, presenta un vero e proprio progetto di ripresa
convinta della raccolta, al fine di raggiungere una percentuale che possa concretamente incidere anche sui costi.
«Il Comune di Lizzano –scrivono gli ambientalisti - ha intrapreso la raccolta differenziata da circa tre anni, ma la percentuale ancora oggi, è rimasta inchiodata al valore iniziale: 36%,quella di partenza.
 Questo trend non lusinghiero comporta conseguenze poco piacevoli a cominciare dalla mancata riduzione della tassa sui rifiuti; anzi, con la Tari, quest’anno è persino raddoppiato il prelievo fiscale per le famiglie lizzanesi ed addirittura triplicato per alcuni esercizi commerciali e per gli artigiani.
In aggiunta, abbiamo continuato a conferire nella discarica di Manduria i rifiuti indifferenziati
contribuendo, così, al disagio dei cittadini manduriani e all’inquinamento della città messapica».
Marina di Lizzano

E poi, ecco il quadro di una situazione complessa che, da tempo, anche i sindaci stanno cercando di affrontare, incontrando rappresentanti della regione Puglia. «L’esaurimento della discarica
di Manduria, costringe a conferire nella lontana discarica di Massafra il 74% dell’immondizia
raccolta, con costi ovviamente superiori (da 45 euro/ton di Manduria a circa 122 euro/ton di Massafra) un maggior inquinamento dovuto all’allungamento del percorso dei camion».
Il progetto di AttivaLizzano è chiaro. «Solo questo dato imporrebbe una drastica riduzione
dei rifiuti indifferenziati, ma, al contrario, mancano le campane per differenziare i rifiuti sul litorale
di Lizzano, sono scomparsi dalle strade i raccoglitori di indumenti, scarpe e borse e manca un’isola ecologica (richiesta da anni da AttivaLizzano).
Tutto questo, ahinoi, comporta il deleterio effetto dell’abbandono, nei luoghi più disparati, di materiali di ogni tipo: dai rifiuti ingombranti al materiale elettrico, a quello proveniente da lavori edili». Anche maggiori controlli, secondo gli ambientalisti, sarebbero un deterrente importante.
«Gli operatori pur rilevando la presenza di rifiuti differenziabili nei sacchi di conferimento dell’indifferenziata,non fanno le segnalazioni previste dal contratto di appalto. Insomma l’obiettivo
dell’Amministrazione comunale di raggiungere l’80% della raccolta differenziata è molto lontano e questo, ha una diretta conseguenza onerosa per i lizzanesi:continuare a subire il salasso della tassa sui rifiuti».
Naturalmente,da considerare è anche l’evasione fiscale. «Si calcola che sia oltre il 40%».
La proposta è quella di trasformare i rifiuti in risorse, in modo da incentivarne la raccolta.
«È noto che molti comuni virtuosi si impegnano nell’adozione della strategia dei rifiuti zero,
cioè drastica riduzione dell’indifferenziato e vendita dei rifiuti differenziati: quindi il rifiuto diventa risorsa.
Perché anche nel nostro Comune non si intraprendono azioni simili? Su questo AttivaLizzano ha delle proposte e dá la propria disponibilità per collaborare».
  

 
    
 
 


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