TR NEWS.it , 10 Marzo 2014
Dopo il sequestro, il tribunale di taranto revoca
anche la facoltà d'uso al depuratore di Lizzano. Rischio tilt. L'Aqp deve
immediatramente correre ai ripari.
LIZZANO- Dopo
il sequestro del 18 febbraio scorso, è stata ritirata la facoltà d’uso per il
depuratore di Lizzano, che serve anche i comuni di Fragagnano e San Marzano di
San Giuseppe. Una decisione eclatante quella del gip del Tribunale di Taranto,
Vilma Gilli. Pura Depurazioni, società controllata da Aqp, non avrebbe,
infatti, adeguato l’impianto, che scarica nel canale Ostone, dopo i sigilli
apposti dal Noe di Lecce.
Il
provvedimento cautelare supportato anche da analisi e campionamenti aveva
accertato il superamento dei parametri di inquinamento tabellari previsti dalla
normativa. I sigilli erano stati apposti per la necessità di impedire che dal
canale giungessero in mare sostanze atte ad arrecare molestie alle persone con
formazione di schiuma e chiazze colorate che contengono un’elevata
concentrazione di organismi batterici pericolosi per la salute. È il motivo per
cui alla Pura depurazione è stato contestato il reato di getto pericoloso di
cose.
Nel frattempo, però, la società di Aqp non ha provveduto all’adeguamento.
Ora è rischio caos, perchè il depuratore è fermo e si dovrà provvedere con il
trasporto tramite bottini presso altro impianto.
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