15 febbraio 2017

Discarica, torna la paura «Subito altri accertamenti»

di Lucia J. Iaia, Q Provincia di Taranto, 14 Febbraio 2017

Preoccupazione alle stelle dopo i sigilli al pozzo contaminato

Il sequestro preventivo di un pozzo artesiano in località “Palombara”, dovuto al rinvenimento
di sostanze oleose a 60 metri di profondità, tiene tutti con il fiato sospeso. Da anni, quell’area, sia in superficie che nel sottosuolo, rappresenta l’incubo peggiore di molti. In primis dei lizzanesi che, tante volte, hanno protestato contro la discarica, vittime dei cattivi odori e prigionieri, a detta di molti, nelle loro stesse abitazioni. Intanto, in attesa di risultati scientifici, l’accaduto fa discutere e preoccupa non poco. «Tempo fa – chiarisce il sindaco di Lizzano, Dario Macripò – e nello specifico, durante l’ultimo tavolo tecnico in Regione sul tema, avevo offerto due pozzi, uno pubblico e l’altro privato, con lo scopo che fossero monitorate le acque. Purtroppo, quella mia richiesta è rimasta ignorata. Oggi, ribadisco nuovamente la nostra disponibilità, anzi sollecito con forza, che vengano effettuali dei prelievi». Il sindaco appare seriamente preoccupato. «Non abbiamo ancora dati ufficiali, né notizie certe che vi sia una connessione tra l’inquinamento di quel pozzo sequestrato e la discarica. Abbiamo però ragione di credere che così possa essere. Il rischio che si corre è altissimo. Temiamo che non sia contaminata solo la zona in questione, ma l’intera falda acquifera del nostro territorio. E’ urgente svolgere delle analisi appropriate». Naturalmente, il problema ambientale resta comunque a monte. «Si, è chiaro che è inutile riparare una gomma, se poi la strada è piena di chiodi. Voglio dire che è indispensabile procedere, in tempi rapidissimi, alla bonifica di quella discarica. Non possiamo tollerare ulteriori scuse e ritardi». Anche il presidente di AttivaLizzano, Angelo Del Vecchio, si mostra turbato. «Purtroppo, è accaduto quello che temevamo e che abbiamo denunciato all’inizio del mese di gennaio. Il rischio che sostanze molto dannose per la salute si possano immettere nella catena alimentare esiste. In quella zona, sono praticate diverse attività agricole e di pastorizia. Ma c’è di più. Lizzano è situata lungo la direttrice della falda acquifera ed un terzo della popolazione, me compreso, utilizza l’acqua della falda». La richiesta di un intervento immediato giunge anche da AttivaLizzano quindi. «Mi rivolgo al sindaco Macripò, al quale ho anche inviato una lettera ieri. Intendiamo conoscere quali misure si stanno adoperando per scongiurare il problema. Sollecito il sindaco anche, ad effettuare analisi in maniera autonoma, anziché attendere che lo faccia l’Arpa o altri. La situazione è critica, anche noi come associazione stiamo facendo effettuare delle verifiche di un pozzo». La preoccupazione appare comunque politicamente trasversale. Antonio Clemente Cavallo, capogruppo consiliare de “Il Giglio-Insieme per Lizzano” pretende chiarimenti. «A distanza di tre anni dal sequestro della discarica “Vergine”, senza alcun intervento di bonifica, non bisogna meravigliarsi se si scopre che pozzi della zona contengono sostanze oleose, presumibilmente assimilabili a percolato. Mi chiedo dove sono state le istituzioni politiche nel frattempo? Il sindaco riferisca in consiglio». Anche per il Movimento Cinque Stelle di Lizzano, il timore che i danni siano più ampi del previsto appare fondato. Il problema ambientale, in località Palombara, come è noto, non coinvolge solo Lizzano, ma anche diversi comuni limitrofi. A San Marzano, il consigliere comunale Francesco Leo, chiede “urgentemente al sindaco Giuseppe Tarantino di intercedere presso le autorità competenti e pretendere le medesime analisi nelle acque dei pozzi che ricadono nei pressi della discarica”.«“L’inquinamento della falda, se confermato – sottolinea Leo - rappresenterebbe un disastro ambientale immane. Ed essendo difficile capire la sua estensione risulterebbe anche difficile risalire alla reale portata del disastro e del territorio interessato. Dobbiamo dare assoluta priorità a questa problematica, lo dobbiamo a noi e ai nostri figli. Chiedo un consiglio comunale monotematico».

Nessun commento: