27 gennaio 2017

«Chiusura e bonifica» ricetta per la discarica

di Angelo Occhinegro, La Gazzetta del Mezzogiorno, 15 Marzo 2016

L’associazione AttivaLizzano sul sito “Vergine”

Chiusura e bonifica: Sono le parole magiche che ha sposato sin dal principio AttivaLizzano, l’associazione di volontariato presente sul territorio da diversi anni, sulla discarica posta sotto sequestro e gestita fino a poco tempo fa dalla società Vergine. Questo pomeriggio alle 17.30, presso l’aula consiliare, i volontari di Attiva Lizzano, guidati dal presidente Angelo Del Vecchio, sveleranno attraverso un’approfondita conferenza stampa i motivi imprescindibili del perché la discarica, una delle più grandi d’Europa, dovrà essere necessariamente chiusa a doppia mandata dalle autorità competenti. Un’iniziativa forte, dal grande impatto mediatico quella intrapresa da Attiva Lizzano che non si è mai tirata indietro durante questi anni nel portare avanti la sua battaglia, le sue idee a favore della comunità di Lizzano, a salvaguardia sia dell’ambiente che della salute dei cittadini. AttivaLizzano è convinta che il sito della discarica non potrà assolutamente riaprire. Nell’ultimo summit regionale, ci si era lasciati che si doveva monitorare la realtà ambientale, attraverso le varie misure, della stessa discarica posta sotto sequestro, da dove purtroppo fuoriescono i miasmi derivanti purtroppo dal percolato. Le istituzioni competenti hanno più volte manifestato la difficoltà reale, cioè economica, di bonificare l’area interessata della discarica. Adesso pare che la Provincia voglia procedere alla “voltura”, una procedura che in pratica spalancherebbe in futuro le porte alla riapertura della stessa discarica. Come? Affidando tale compito di bonifica alla subentrante ditta Lutum Srl di Massafra, che assumerebbe il comando delle operazioni al posto della ex società Vergine srl. Bonifica che non escluderebbe affatto la riapertura della medesima discarica. Il che significherebbe nuovamente ripartire da zero, con l’inquina - mento alle stelle per le famiglie diLizzano, già interessate dagli stessi cattivi odori. Ma la grossa novità è che Attiva Lizzano, attraverso il suo legale, nel rovistare tra le “carte”, ha scoperto che qualcosa non va. E quindi che la discarica non può assolutamente più riaprire con la società Lutum, a cui si vorrebbe affidare questo compito. Uno scoop di natura procedurale che impedirebbe alla stesse istituzioni politiche di procedere in questa direzione, pena l’andare incontro, probabilmente, a denunce di particolare gravità giudiziale. Insomma, Attiva Lizzano avrebbe trovato l’antidoto per non far riaprire la discarica.

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