di Angelo Occhinegro, La Gazzetta del Mezzogiorno, 15 Marzo 2016
L’associazione AttivaLizzano sul sito “Vergine”
Chiusura e bonifica: Sono le parole magiche che ha sposato sin dal
principio AttivaLizzano, l’associazione di volontariato presente sul territorio
da diversi anni, sulla discarica posta sotto sequestro e gestita fino a poco
tempo fa dalla società Vergine. Questo pomeriggio alle 17.30, presso l’aula
consiliare, i volontari di Attiva Lizzano, guidati dal presidente Angelo Del
Vecchio, sveleranno attraverso un’approfondita conferenza stampa i motivi
imprescindibili del perché la discarica, una delle più grandi d’Europa, dovrà
essere necessariamente chiusa a doppia mandata dalle autorità competenti. Un’iniziativa
forte, dal grande impatto mediatico quella intrapresa da Attiva Lizzano che non
si è mai tirata indietro durante questi anni nel portare avanti la sua
battaglia, le sue idee a favore della comunità di Lizzano, a salvaguardia sia
dell’ambiente che della salute dei cittadini. AttivaLizzano è convinta che il
sito della discarica non potrà assolutamente riaprire. Nell’ultimo summit regionale,
ci si era lasciati che si doveva monitorare la realtà ambientale, attraverso le
varie misure, della stessa discarica posta sotto sequestro, da dove purtroppo
fuoriescono i miasmi derivanti purtroppo dal percolato. Le istituzioni
competenti hanno più volte manifestato la difficoltà reale, cioè economica, di
bonificare l’area interessata della discarica. Adesso pare che la Provincia
voglia procedere alla “voltura”, una procedura che in pratica spalancherebbe in
futuro le porte alla riapertura della stessa discarica. Come? Affidando tale
compito di bonifica alla subentrante ditta Lutum Srl di Massafra, che
assumerebbe il comando delle operazioni al posto della ex società Vergine srl.
Bonifica che non escluderebbe affatto la riapertura della medesima discarica.
Il che significherebbe nuovamente ripartire da zero, con l’inquina - mento alle
stelle per le famiglie diLizzano, già interessate dagli stessi cattivi odori. Ma la grossa novità è
che Attiva Lizzano, attraverso il suo legale, nel rovistare tra le “carte”, ha
scoperto che qualcosa non va. E quindi che la discarica non può assolutamente
più riaprire con la società Lutum, a cui si vorrebbe affidare questo compito.
Uno scoop di natura procedurale che impedirebbe alla stesse istituzioni
politiche di procedere in questa direzione, pena l’andare incontro,
probabilmente, a denunce di particolare gravità giudiziale. Insomma, Attiva
Lizzano avrebbe trovato l’antidoto per non far riaprire la discarica.
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