19 dicembre 2016

«Alla discarica Vergine molto rari i controlli»

di Angelo Occhinegro, La Gazzetta del Mezzogiorno, 27 Febbraio 2016

Il duro documento di « Attiva Lizzano » dato alla Regione 

Al recente incontro presso l’assessorato all’Ambiente regionale sulla delicata questione ambientale della discarica Vergine (è posta com’è noto sotto sequestro), ha fatto tanto «rumore» il documento di Attiva Lizzano. Malgrado il presidente dell’associazione di volontariato Angelo Del Vecchio non aveva facoltà di parlare, il documento letto durante l’assemblea dal sindaco di Lizzano Dario Macripò è stato messo a verbale. Colpiscono alcune frasi e considerazioni finali del documento che parte inizialmente dai gravissimi danni procurati dalla vicina discarica Vergine. Attiva Lizzano ha fatto una cronistoria dei rifiuti, dell’ambiente inquinato e degli eventuali danni alla salute dei cittadini di
Lizzano, quando in quel tempo (anni 70) il Comune di Taranto e i comuni della provincia sversavano i rifiuti nelle cave, che venivano riempite di terreno di riporto e piantumati alberi o utilizzati come seminativi; inoltre cominciavano a verificarsi problemi di salute già negli anni novanta (incidenza elevata di leucemie, tumori di altro genere e disturbi alla tiroide). Attiva Lizzano ha fatto presente che in quel periodo mai nessun ente ha provveduto a fare alcun carotaggio. In quel tempo i controlli ambientali erano praticamente assenti. L’Associazione Attiva Lizzano ha rimarcato la propria contrarietà ad una eventuale voltura dell’AIA a nessun altro ente in quanto la discarica Palombara non può e non deve riprendere la sua coltivazione. L’Associazione Attiva Lizzano invita le istituzioni responsabili a farsi carico di ogni onere alla messa in sicurezza della discarica Palombara anche se questa priva di ogni garanzia fideiussoria». L’associazione di volontariato di Lizzano, attraverso il suo presidente Angelo Del Vecchio, si fa portavoce dei disagi e delle preoccupazioni della gente, delle famiglie locali. «La popolazione di Lizzano non è disposta a subire i tanti errori commessi dalle istituzioni in tutti questi anni permettendo una eventuale voltura dell’Aia alla Lutum srl, come paventato nell’ultimo consiglio provinciale di dicembre 2015». Attiva Lizzano ha lanciato una sorta di sfida finale nei confronti delle istituzioni, che non riescono ancora a giungere ad una soluzione concreta. Per il bene soprattutto dei cittadini. «A fronte di queste palesi anomalie ed omissioni, la popolazione di Lizzano è pronta a chiedere un risarcimento danni e farà tutto ciò che è necessario perché i responsabili di questi comportamenti illegali vengano individuati e puniti».

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