di Angelo Occhinegro, La Gazzetta del Mezzogiorno, 14 Febbraio 2016
Flash Mob di «Attiva Lizzano» per la chiusura della discarica Vergine. Presente anche il sindaco
Oltre 200 persone hanno posato davanti alla gigantografia che
l’associazione di volontariato di Attiva Lizzano ha fatto affiggere in paese in
corso Europa angolo via Sardegna. Ieri pomeriggio un
Flash-mob col raduno di cittadini e aderenti di Attiva Lizzano, che ha
organizzato questa iniziativa, ma anche di amministratori (c’era anche il
sindaco Dario Macripò). L’obiettivo è stato quello di lanciare un messaggio
forte alle istituzioni provinciali e regionali sull’annosa questione della
discarica
Vergine, sequestrata ma ancora priva di bonifica. E l’immagine della
gigantografia è emblematica: «Oltre 40 anni di rifiuti. Ora basta. Chiusura e
bonifica della discarica Vergine. Attiva Lizzano». Il presidente Angelo Del
Vecchio dice: «Ne abbiamo fatto quattro di questi manifesti giganti 6x3: uno è
stato affisso per 15 giorni all’uscita di San Giorgio, altri due a Taranto».
Nell’immagine spicca il volto di una ragazza con la mascherina. «Rappresenta –
spiega Del Vecchio - la popolazione che ha respirato i cattivi odori». Bisogna
sperare che in paese spiri sempre vento di scirocco? «Sì, è così. Quando c’è la
tramontana, specie nei mesi estivi, ci tocca chiuderci in casa». Quale altro
risultato volete raggiungere, Del Vecchio? «Abbiamo già ottenuto un grande risultato
in questi 5 anni con la chiusura della discarica. Il nostro lavoro è stato
quello di far prendere coscienza dei cattivi odori. Che potrebbero essere solo
la punta dell’iceberg. Speriamo che dal sottosuolo non emergano sostanze ancora
più inquinanti per la nostra salute». Qual è il suo giudizio
sull’Autorizzazione integrata ambientale? «Da quello che sappiamo, sarebbe scaduta
nel 2013. Quando operava nel 2009, la discarica ebbe l’autorizzazione Emas,
certificazione di qualità. In questi due anni supponiamo che non ce l’abbia
più. Dal 2010 al 2014 hanno scaricato materiali pericolosi e fanghi non
inertizzati. Ci chiediamo: come farà la Provincia a volturare un’Aia che non
c’è alla Lutum?».
Le responsabilità dei politici quali sono? «Hanno combinato solo guai. Il
16 marzo la Provincia si pronuncerà se trasferire l’Aia alla Lutum o provvedere
lei stessa alla bonifica. I cittadini sono stati messi al corrente da Attiva
Lizzano».
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