23 ottobre 2009

Presentazione Libro

Domenica 25 ottobre 2009 alle ore 19,30
presso la sala ricevimenti delle suore "S.Maria Mazzarello"
in via Manzoni n°39, le sig.re
prof.ssa Etta Ragusa e Dina Turco
presentano

Cronache di un paese del Sud
(dal diario di un villano)
di ELIO TOMMASELLI
(Montanaro Editore)


Attori del Laboratorio D'Arte "La Dea Bendata"
leggeranno brani scelti.

Questo libro è una cronistoria della protesta contro l'ampliamento della discarica di Rifiuti Speciali EcoLevante e Vergine srl portata avanti delle Associazioni e comitati di Fragagnano, San Marzano e Grottaglie.

«Quella discarica ora deve chiudere»

SAN MARZANO DOCUMENTO APPROVATO ALL’UNANIMITÀ DAL CONSIGLIO COMUNALE
Le esalazioni provenienti Chiesta la convocazione del dall’impianto al centro della Consiglio provinciale per la battaglia avviata dalle revoca delle autorizzazioni associazioni locali all’esercizio del sito

• SAN MARZANO. Quella discarica deve chiudere. Mettendo da parte vecchie e nuove rivalità politiche, il Consiglio comunale l’altra sera ha approvato all’unanimità un documento, presentato dal sindaco Giuseppe Borsci e concordato con i capigruppo consiliari e le associazioni locali, attraverso il quale è stato ufficialmente denunciato il grave disagio, sanitario e non solo, derivante dall’entrata in esercizio del terzo lotto della discarica per rifiuti speciali gestita dalla Ecolevante. «L’obiettivo comune - dice Borsci - è sensibilizzare Regione, Provincia, Arpa e gli altri organismi di vigilanza e controllo, affinché provvedano, ciascuno per quanto di propria competenza, a monitorare attentamente la gestione dell’im - pianto e a garantire che essa avvenga nel pieno rispetto della legalità. A tal riguardo, nel documento si insiste sulla necessità di porre nel nulla le autorizzazioni rilasciate per la realizzazione e l’ampliamento della discarica, con un invito, espresso, alla Provincia a dare seguito a quanto stabilito nella delibera consiliare, la n. 5/2009, in merito all’annullamento in autotutela delle predette autorizzazioni».
Su questa linea si sono espressi anche i consiglieri di opposizione Capuzzimati, Talò e Mancarelli, che hanno ribadito la condivisione del documento e l’assunzione dell’impegno a proseguire l’azione tesa ad ottenere la revoca dell’autorizzazione integrata ambientale accordata per il terzo lotto della discarica e ad evitare che in futuro siano rilasciate nuove concessioni per la realizzazione di altri lotti. Una linea del dialogo che è piaciuta sia al sindaco che al presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Tarantino. La seduta si è chiusa con l’intervento della dott.sa Spartera, dirigente dell’Arpa, che ha relazionato in merito all’attività di controllo svolta sulla discarica, rispondendo alle domande poste dai cittadini e dai consiglieri comunali.
«Siamo moderatamente soddisfatti dell’approvazione unanime - dicono invece le associazione di un documento prodotto insieme da maggioranza ed opposizione in seguito ad una pressante ed incessante attività di stimolo portata avanti dalle associazioni territoriali. La piena soddisfazione, infatti, la dichiareremo solo quando riceveremo risposte concrete. Auspichiamo pertanto che anche il Consiglio Provinciale possa al più presto riunirsi per discutere del problema derivante dalla presenza di una discarica di rifiuti speciali enorme e dannosa per il nostro territorio e, in seguito, deliberare all’unanimità misure idonee ed efficaci all’eliminazione definitiva di tale problema. Siamo già pronti a mobilitarci». MIMMO MAZZA (La Gazzetta di Taranto, p.VIII)

Acqua comune? Firmiamo e Partecipiamo.


Il 13 novembre alle ore 17:00 alla sede della Provincia di Taranto in via Anfiteatro avverrà un incontro tra alcuni rappresentanti del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, la cittadinanza e gli amministratori che vorranno essere presenti.

E' partita a livello nazionale la campagna “SALVA L’ACQUA” che si articolerà nelle seguenti iniziative:

  1. PETIZIONE POPOLARE rivolta ai sindaci per chiedere: il riconoscimento nello Statuto Comunale del Diritto Umano all’acqua e del servizio idrico integrato come un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica; di intraprendere tutte le azioni per contrastare i provvedimenti privatizza tori previsti dall’art. 23 bis della L. 133/2008, come modificato dall’art. 15 del D.L. 135/20.
  2. Raccolta di firme e adesioni all’ APPELLO al PRESIDENTE della REPUBBLICA e al PRESIDENTE DELLE DUE CAMERE per chiedere di impedire la mercificazione dell’acqua. Le modalità di raccolta possono essere a livello di piazza o via posta elettronica o nell'ambito di spazi ed eventi pubblici. I modelli per la raccolta firme sono in allegato o scaricabili dalla home-page del sito www.acquabenecomune.org

E’ importante che tutte le organizzazioni e i cittadini si mobilitino al massimo e al più presto. Il futuro dipende da ognuno di noi, nessuno escluso.

Come dice Vandana Shiva “la democrazia non è semplicemente un rituale elettorale ma il potere delle persone di forgiare il proprio destino, determinare in che modo le loro risorse naturali debbono essere possedute ed utilizzate, come la loro sete vada placata, come il loro cibo vada prodotto e distribuito, quali sistemi sanitari e di istruzione debbono avere […]. Ognuno di noi ha un suo ruolo nel forgiare la futura storia della creazione. Ognuno di noi è responsabile del kumbh, la brocca dell’acqua”.
Margherita Ciervo, Per il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”

Sembra che dopo anni di mobilitazione e confronti con gli enti da parte del Comitato Pugliese, la Regione Puglia sia finalmente intenzionata a ripubblicizzare l'Acquedotto Pugliese (tra l'altro, potrebbe essere un incredibile precedente da applicare per le altre regioni italiane). ma l'attenzione e la partecipazione su questo tema, proprio per questo motivo, devono crescere perchè c'è bisogno che dalle parole si passi ai fatti.

Regione Puglia. Tariffe acqua in base al reddito.

BARI - Tariffe non più basate sui consumi, ma sui redditi dei consumatori. E poi, addio alla società per azioni Acquedotto pugliese, che deve invece diventare soggetto giuridico di diritto pubblico ben prima della fatidica data (2018) entro la quale si concluderà per legge la concessione della gestione del servizio idrico, aprendo di fatto ai privati il settore. Nichi Vendola ha deciso di voltare pagina sul tema dell’acqua bene pubblico, impegnando la giunta regionale a promulgare entro dicembre un disegno di legge ad hoc e affidando all’avvocatura l’impugnazione dinanzi alla Corte Costituzionale del decreto legge 135 del 2009 con cui il governo ha legiferato sui servizi pubblici locali, accusandolo di conflitto d’attribuzione su una materia - quella del servizio idrico integrato - di esclusiva competenza delle Regioni.
Come servizio essenziale e universale, questa la versione della Regione, la materia non è soggetta a concorrenza con lo Stato ed è per questo che la Regione può legiferare, stabilendo - questa la filosofia della delibera di ieri - che l’offerta di acqua ai cittadini è tema privo di rilevanza economica e non può, per questo, essere gestito da una spa. Nel caso il ddl, che sarà studiato da una commissione allargata al Forum pugliese dei movimenti per l’acqua bene comune, dovesse andare in porto entro dicembre, potrebbe dunque entrare in vigore un nuovo meccanismo di calcolo per le bollette: non più il pagamento uguale per tutti del «surplus» di consumi rispetto al minimo vitale, ma pagamenti differenziati basati sui redditi dei consumatori. La delibera approvata contiene inoltre la candidatura della Puglia quale sede Onu per l'organizzazione di una conferenza internazionale per la formalizzazione del riconoscimento del diritto universale all'acqua per tutti.
«L’acqua è un bene comune dell'umanità, un diritto di tutti, non assoggettabile a logiche di mercato. È un principio unanimemente riconosciuto sul quale è giunta l'ora senza totem e tabù - spiega il presidente Vendola - di applicarsi per giungere ad una regolamentazione di dettaglio che tenga conto del principio ed allo stesso tempo non ci faccia tornare indietro, con strumenti di gestione che hanno abbondantemente segnalato la loro inadeguatezza».
«Con il ddl - sottolinea l’assessore al ramo Fabiano Amati - si conta di aprire un cantiere di valutazione, la cui serietà sarà misurata anche sulla tempistica abbreviata che la Puglia dimostrerà di utilizzare». Con motivazioni diverse, dal Pdl si dà ragione all’iniziativa. Il consigliere regionale Donato Salinari, infatti, sottolinea «la leggerezza con la quale l’Aqp ha proceduto ad innalzare il costo dell’acqua in Puglia: l’acqua, in quanto bene primario, non può essere utilizzata per rastrellare denaro con cui ripianare il buco di bilancio di Aqp. Tali incombenze vanno affrontate con risorse proprie se l’Ente ne è capace, senza affliggere i pugliesi con altre tasse aggiuntive».

Ieri, intanto, si è sancita la fine della guerra tra centrodestra e Vendola sul caso Manna. Una breve riunione preliminare al consiglio regionale è servita ai chiarimenti e all’ingresso in aula, insieme, di Vendola e del capogruppo Fi Rocco Palese. La fine delle ostilità ha consentito il via libera al Piano tutela delle acque, che rinnova l’analisi della tutela, riqualificazione ed utilizzo sostenibile del patrimonio idrico, ancora ferma all’83.(La Gazzetta del Mezzogiorno)

17 ottobre 2009

Ci presentiamo

In comune si fa la vera politica!

E' il comune che decide se fare un parco giochi per bambini o un parcheggio, se dare degli spazi verdi alle persone o cementificare, se vigilare seriamente sulla discarica quindi sul benessere, se valorizzare il localismo, l'agricoltura, se fare le piste ciclabili, se bruciare i rifiuti spendendo di più o se riutilizzarli e ridurli spendendo meno, se risparmiare sull'energia, se informare i cittadini o tenerli all'oscuro di tutto ciò che li riguarda; è il comune che decide se aiutare i giovani, se valorizzare la costa e le attività che ivi possono sorgere o se lasciarla a beneficio di pochi “fortunati”, se farci vedere il mare o lasciarci contemplare dei ruderi antiestetici, se riparare una strada piuttosto che propagandare una piazza rifatta! A loro spetta migliorare le condizioni del paese.

e noi cittadini?

Che si fa?

Si aspetta che venga un benefattore dall'alto? si aspetta che il Cambiamento ci venga imposto? o che scenda lo Spirito Santo? che è pur sempre ben accetto?

Allora..


La mancanza di un Movimento costituito da semplici cittadini organizzati e sensibili all'avvenire del nostro territorio ha portato la classe politica ad osare nella gestione del Comune.


Non vogliamo fare processi a nessuno ma semplicemente prendere atto della situazione attuale. Prendiamo atto della cattiva nomea di cui il paese “gode”, prendiamo atto del GAP creatosi con i paesi limitrofi, prendiamo atto che è necessario mobilitarci e impegnarci tutti in prima persona per la tanto anelata “rinascita” di Lizzano. Non solo discutere e discettare ma FARE, operare.

Queste le motivazioni che ci hanno spinto ad aprire questo “cantiere” che non vuole essere nè ostile alle amministrazioni nè prendere posizioni politiche; l'unica politica che ci interessa è quella volta alla salvaguardia ed allo sviluppo culturale del territorio nostro.

I temi che CITTADINANZA ATTIVA LIZZANO abbraccia sono vari: la salvaguardia dell'ambiente e della salute dei cittadini, il decoro cittadino, il rispetto delle regole, il rispetto dei diritti e della dignità dei Lizzanesi, la trasparenza, le politiche giovanili e sociali, i rifiuti, l'energia.

CITTADINANZA ATTIVA LIZZANO vuole essere un “laboratorio partecipato permanente”, dove specialisti e semplici cittadini cooperino per lo sviluppo di progetti e iniziative.

L'arma principale è l'informazione. La conoscenza!


Il valorizzare quel che già si ha è la via maestra di Cittadinanza Attiva Lizzano, in linea con i principi di sobrietà e buonsenso.

Il FORUM di Lizzano.eu ci ha dato una piattaforma dove poter discutere e dibattere creando talvolta interessanti dibattiti e scambi d'opinione. Ma rimaneva tutto la.

CITTADINANZA ATTIVA LIZZANO si pone come scopo lo studio e la realizzazione PRATICA e fattibile delle alternative previamente discusse con la comunità e presentandole sotto forma di progetti.


Abbiamo capito che l'ingegno porta idee e l'informazione le veicola. Da sole queste due possono migliorare la situazione Lizzanese. Ne siamo convinti. I partiti e le amministrazioni succedutesi non hanno avuto idee o mancavano di volontà. Noi questo possiamo e vogliamo dare: idee; in modo serio e costruttivo, semplice e pratico.

L'unica cosa di cui CITTADINANZA ATTIVA LIZZANO ha bisogno è la partecipazione; che è forza.

Chi vorrà impegnarsi, in virtù delle proprie conoscenze, competenze, volontà, passione, appartenenza, tempo libero può aggregarsi a noi. Troverà semplici cittadini attenti e sensibili alla sorte della comunità.

Nel mondo si chiama Attivismo Civico.

NOTA BENE! Vi preghiamo di non strumentalizzare CAL come associazione di sovversivi o politicizzati, Esperienza DOCET.

Il cambiamento è possibile. Bisogna volerlo però.


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Una provincia davvero "speciale"

Postato da Comitatopertaranto



Il dato è sconcertante. Nella sola provincia di Taranto viene smaltita una quantità di rifiuti speciali, provenienti da tutta Italia, di 14 volte superiore a quella dell'intera regione Lombardia. A renderlo noto è Alessandro Marescotti di Peacelink intervenuto in sede di commissione ambiente del comune di Taranto riunitasi per discutere delle "Autorizzazioni Integrate Ambientali" già concesse per le discariche Italcave di Statte, Ecolevante di Grottaglie e Vergine di Fragagnano.
Il servizio di Carlo Termite per Antennasud.

Stanchi della puzza della discarica?

Postato da noallapuzza
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Diffida e messa in mora Vergine srl comune di Lizzano


Uniamoci, vogliamo parlare, risolvere e conoscere:

  • i rischi delle attività della discarica Vergine;
  • tutto il possibile dei rischi che corriamo e quindi sul disaccordo con la politica del silenzio adottata dal sindaco Macripò;
  • delle alternative nella gestione dei riufiuti che ci ridarebbero dignità e abbasserebbero le nostre tasse.
Il sindaco ha scritto una messa in mora della discarica Vergine nella quale si parla dei gravissimi danni per la saluta e l'ambiente, noi vogliamo sapere quali sono questi danni, vogliamo dei dati per sapere a cosa andiamo incontro. E soprattutto non vogliamo né puzza, né risarcimento danni. Come si fa a stabilire un prezzo per la salute nostra e dei nostri figli?

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La puzza riguarda tutti.

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