18 marzo 2013

ARPA CONTESTA E GIAMPIERO COSA FA?

COMUNICATO: Arpa Puglia comunica alla Procura inadempienze dell'Ilva e il potere politico si preoccupa
 L'assessore all'ambiente della Provincia di Taranto Giampiero Mancarelli ha chiesto al ministro Clini di intervenire "con la necessaria tempestività"  sugli enti di controllo "con l'obiettivo di non alimentare, seppure indirettamente, confusione nell'opinione pubblica  tarantina". La lettera è stata inviata anche alla Regione Puglia.
Questa richiesta di intervento dell'assessore Mancarelli "per coordinare gli organi di controllo" (come scrive l'assessore) avviene dopo che l'Arpa Puglia ha constatato la non esecuzione di varie prescrizioni dell'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) da parte dell'Ilva.
L’Aia, firmata dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini il 26 ottobre 2012, non è al momento rispettata e questa dichiarazione è contenuta in un documento ufficiale che l’Arpa avrebbe inviato come comunicazione di reato (1) alla Procura il mese scorso. Le firme sono quelle di Giorgio Assennato, Massimo Blonda e Simona Sasso, rispettivamente direttore generale, direttore scientifico e funzionario di Arpa Puglia.
Anche noi - con una scrupolosa verifica delle prescrizioni dell'Aia - siamo giunti alla conclusione che l'AIA (benché carente) non sia applicata in parti molto importanti.
Siamo davvero stupiti che l'assessore Mancarelli, anziché essere preoccupato della non attuazione dell'AIA, sia preoccupato degli organi di controllo che stanno facendo il loro dovere di verifica, e a cui va assicurata una piena autonomia. All'Arpa Puglia spetta uno "status" di ente terzo. L'Arpa deve essere indipendente dal potere politico e soprattutto dal ministro Clini che, peraltro, ha dichiarato che "al momento non risultano inadempienze" da parte dell'Ilva per l'AIA, nonostante l'Arpa Puglia affermi che gli impianti continuino ad inquinare, in violazione delle prescrizioni dell'AIA stessa.

Fabio Matacchiera - presidente Fondo Antidiossina Taranto
Fulvia Gravame - responsabile nodo di Taranto PeaceLink
Alessandro Marescotti - presidente di PeaceLink

Ecco il testo integrale della lettera di Mancarelli:
Ill.mo Sig. Ministro
la comunità ionica sta seguendo con comprensibile trepidazione l’avviato percorso di ambientalizzazione dello stabilimento Ilva di Taranto. In poco tempo, e con il concorso di tutti gli attori sociali e istituzionali coinvolti, stiamo dimostrando che il corso dello storia può cambiare. Parlo di storia perché tutti insieme stiamo scrivendo una nuova pagina per Taranto e per la Terra Ionica. Il tempo giudicherà i nostri atti ma per ciò che è stato fatto sinora possiamo ritenerci – almeno questa è la mia considerazione – moderatamente soddisfatti.
E proprio al fine di non inficiare l’unità di intenti che ci accomuna e che, a vario titolo, ci obbliga ad operare con il massimo senso di responsabilità, Le chiedo, Signor Ministro, di intervenire con la necessaria tempestività per coordinare l’operato di tutti gli enti di controllo con l’obiettivo di non alimentare, seppure indirettamente, confusione nell’opinione pubblica tarantina.
Beninteso, il nostro intento è comunicare con tempestività e trasparenza tutti i risultati rivenienti dalle attività di rilevazione e monitoraggio; e tuttavia, avvertiamo anche l’obbligo morale, prima ancora che politico e istituzionale, di non lanciare alla popolazione messaggi equivoci o peggio ancora contraddittori che rischiano di delegittimare proprio il prezioso e insostituibile lavoro degli enti di controllo cui è demandato il compito di effettuare le opportune verifiche.   ( ilquotidianoitaliano.it )
comitatopertaranto.blogspot.com

7 marzo 2013

da TarantOggi tra ricordi e storia recente



TarantOggi 5/3/2013









Due centraline Arpa controlleranno odori

Due centraline Arpa controlleranno odori


LIZZANO - Monitorare per un mese lo stato di salute dell’aria di Lizzano attraverso l’installazione di due centraline, la prima da fissare presso la scuola elementare “Anna Frank”, la seconda vicino alla discarica Vergine. Questa è la conclusione cui si è giunti nell’incontro che si è tenuto ieri sera, non in piazza Matteotti, bensì presso la sala consiliare (a causa della pioggia), alla presenza delle mamme di Lizzano, alcuni bambini, il sindaco Dario Macripò, l’assessore provinciale Giampiero Mancarelli, il direttore didattico della scuola Frank Filippo Coppola, alcuni volontari dell’associazione di Attiva Lizzano e infine la responsabile di Taranto dell’Arpa Puglia Maria Spartera. L’incontro è stato proficuo anche per discutere e chiarire tra il direttore didattico e le mamme le assenze dei bambini che hanno disertato le lezioni, nelle precedenti manifestazioni di sensibilizzazione contro l’ inquinamento che si sono tenute nei giorni scorsi presso la stessa scuola di Lizzano.

Il summit è stato introdotto dal primo cittadino il quale ha sottolineato che il Comune ha svolto in passato un notevole lavoro sul problema ambientale, muovendosi in più direzioni. Di parere opposta Attiva Lizzano attraverso il suo presidente Angelo Del Vecchio, il quale ha invece replicato a nome dell’associazione, puntualizzando che il sindaco non si sarebbe mosso con celerità, non dando seguito alla delibera del consiglio comunale del 2010.

L’assessore provinciale Mancarelli ha puntualizzato il concetto di fondo che non c’è un vero limite alle esalazioni, sui cattivi odori provenienti dalla discarica. Egli si è appellato ai presenti dicendo che bisogna individuare la provenienza delle esalazioni che invadono Lizzano. Ecco la ragione per la quale alla fine si è deciso di installare a breve altre centraline di monitoraggio per verificare la puzza che viene avvertita spesso in paese. Un aspetto sicuramente positivo in linea con i controlli da effettuare minuziosamente. 


Questo in sintesi il concetto esternato nel suo intervento Maria Spartera, responsabile di Taranto della'Arpa Puglia, il cui ente è stato sempre al centro delle attenzioni dei molteplici giudizi e valutazioni da diversi esponenti ed esperti. Filippo Coppola, direttore didattico della scuola elementare Anna Frank, oltre a soffermarsi sulla questione delle precedenti interferenze delle assenze con l'orario delle lezioni (da non ripetere più), si è mostrato preoccupato del malesseri fisici cui spesso vanno incontro i bambini. Una vera anomalia.

Le mamme si sono mostrate alla fine soddisfattte dell'incontro avuto, dell'attenzione mostrata e delle conclusioni cui si è giunti con l'installazione delle centraline. Particolarmente toccante una lettera si una bambina, Morena della quinta elementare della Anna Frank, la quale ha fatto commuovere diversi presenti per le toccanti parole pronuciate. Ovvero, partendo dal malessere cui vanno incontro in aula, attraverso il bruciore agli occhi e della gola, ha ribadito il concetto di non voler andare via da Lizzano, come gli adulti, in quanto ama il suo paese. Si sente adorata e vicina la sua famiglia, gli zii e i nonni per l'amore che nutre con grande affetto.
di Angelo Occhinegro La Gazzetta del Mezzogiorno



4 marzo 2013

arrivano le centraline


Prove tecniche per l'Aia, arrivano le centraline

Nel giro di una settimana le centraline per il monitoraggio in continuo verranno installate. La decisione è stata assunta mercoledì durante il tavolo tecnico tenutosi presso l’assessorato regionale all’Ambiete di Modugno.

Un tavolo nato per riaprire le procedure di autorizzazione integrata ambientale concesse alle tre discariche del tarantino.

Ecolevante, Italcave e Vergine finiscono nella lente di ingrandimento di Regione, Provincia ed Arpa anche alla luce dell’ultima emergenza rifiuti scoppiata in Calabria che, come quelle della Campania e del leccese, è finita a Taranto.

I rifiuti degli stir d’oltre regione dal 2006 ad oggi arrivano puntualmente nelle discariche del tarantino.

La rivisitazione dell’Aia per i tre impianti servirebbe, quindi, a garantire misure più rigide a tutela dei territori circostanti dove, spesso, la puzza ha agitato gli animi dei residenti.  Per ogni discarica il tavolo regionale ha studiato le mosse da compiere.  Nell’immediato si agirà sulla discarica Vergine perchè nel giro di una settimana dovrebbero essere installate centraline per il monitoraggio in continuo dell’aria nelle immediate vicinanze dell’impianto ed a Lizzano, probabilmente nei pressi della scuola “Anna Frank” dove nelle ultime settimane si sono registrati i cattivi odori.

Un monitoraggio di trenta giorni per registrare eventuali sforamenti di emissioni odorigene ai limiti consentiti. Ma se ciò non dovesse bastare la Provincia ha già un asso nella manica per smascherare l’eventuale arrivo di rifiuti che possono provocare i cattivi odori.

 All’Ecolevante viene richiesta la verifica sulle attività che la società intende mettere in atto per eliminare le criticità rilevate finora ed anche lì arriveranno le centraline.  Infine all’Italcave l’Arpa dovrà eseguire sopralluoghi per verificare le azioni messe in campo per limitare le emissioni odorigene. Un progetto già presentato dalla società nell’ottobre del 2011 e battezzato col nome di “Controlodor” per stimare gli impatti dell’attività di discarica sul territorio.

Poi anche lì il monitoraggio in continuo che non calcolerà la media delle emissioni, bensì l’andamento giornaliero degli odorigeni in maniera tale da captare esattamente l’inizio e la fine di eventuali superamenti. Un sistema utile anche ad individuare il tipo di rifiuto che può essere alla base dei cattivi odori.

tarantosera.info

1 marzo 2013

La protesta delle mamme e la riapertura delle AIA

Il coro delle mamme:  no ai veleni

LIZZANO - Un’altra giornata di protesta contro i cattivi odori che sarebbero provocati dalla discarica Vergine. Ieri e stamattina studenti e genitori degli alunni delle scuole lizzanesi sono scesi in strada per dire “no ai veleni”.


Hanno tenuto prima un presidio davanti alla scuola Anna Frank dove la puzza resta per ore e ore e i cattivi odori sono maggiormente avvertiti, soprattutto al mattino al rientro a scuola. Poi la manifestazione é proseguita davanti alla scuola Manzoni, dove i genitori hanno chiesto di incontrare il direttore Filippo Coppola e ottenuto un appuntamento per domani.


«Vogliamo dare un segnale forte perché questa situazione non é più tollerabile. Vedendo le aule vuote il preside dovrebbe capire quanto sia grave questo problema e battersi con noi contro questa emergenza» spiega Caterina De Gaetano di Lizzano. Le mamme non hanno mandato i figli a scuola in segno di protesta contro i cattivi odori che rendono l’aria irrespirabile, provocando anche dei malesseri a diversi cittadini.
Oggi pomeriggio un altro gruppo d mamme si recherà al Comune per organizzare il posizionamento di alcune centraline che saranno installate nel paese per monitorare i cattivi odori. A seguito di diversi sopralluoghi dell’Arpa che si sono già tenuti, l’accusa é caduta sulla vicina discarica Vergine, verso la quale la comunità lizzanese si sta ribellando da diverso tempo. E proprio ieri a Modugno le istituzioni hanno ragionato sulla riapertura delle autorizzazioni integrate ambientali per le tre discariche tarantine, e quindi per la Vergine.

tarantosera.info


E' il giorno della riapertura Aia per le tre discariche


 TARANTO - A Modugno per riaprire le autorizzazioni integrate ambientali concesse alle tre discariche del tarantino.

Comincia oggi, presso l'assessorato regionale all'Ambiente, un nuovo percorso verso la mitigazione del danno ambientale.

Uno studio sulle autorizzazioni concesse a suo tempo alle discariche Italcave, Ecolevante e Vergine per verificare se sussistono gli estremi per modificarle a nome della tutela ambientale del territorio ionico e soprattutto per cercare di limitare l'arrivo dei rifiuti d'oltre confine.
L'ennesimo caso è scoppiato ai primi di febbraio con l'arrivo a Taranto dei rifiuti dalla Calabria.

Stamattina a Modugno, il dirigente dell'ufficio inquinamento e servizio rischio industriale della Regione Puglia ha convocato l'assessore provinciale Giampiero Mancarelli e l'Arpa. Al lavoro tre ingegneri della Regione che insieme alle altre due istituzioni hanno iniziato col valutare le prescrizioni.
"Abbiamo cominciato con la Vergine - ci riferisce l'assessore Mancarelli - per la quale stiamo valutando la possibilità di avviare nuove azioni di monitoraggio per capire la provenienza dei cattivi odori e la loro riduzione. Abbiamo appreso della volontà della società di avviare un monitoraggio approfondito e stiamo considerando la questione".

Al momento di andare in stampa l'incontro era ancora in corso.

Un incontro che ancora prima di avere luogo finisce nel ciclone delle polemiche. Da Grottaglie è il comitato "Vigiliamo per la discarica" che lamenta il mancato coinvolgimento nell'appuntamento odierno.

"Oggi - si legge in una nota - si vedrà dai risultati se questa riunione voluta dalla Provincia e soprattutto dall'assessore Mancarelli, e annunciata ampiamente prima delle elezioni, è stata solo una trovata elettorale o costituisce l'inizio di un concreto percorso di verifica. Intanto le associazioni ambientaliste non sono state ascoltate dall'assessore Mancarelli, che pure da mesi aveva annunciato alla stampa l'incontro. E neppure sono state invitate al tavolo di Bari. Mentre sono rimbalzate sulla stampa nazionale, per la denuncia delle associazioni ambientaliste, le conseguenze nefaste della presenza di ben tre discariche per rifiuti speciali nella provincia ionica. E dall'inchiesta 'Ambiente svenduto' la stessa dell'Ilva, sembrerebbero emergere precise responsabilità circa le Aia rilasciate alle tre discariche del tarantino. Irregolarità negli atti di autorizzazione da sempre denunciate dal comitato Vigiliamo per la discarica, e che portarono anche al sequestro del III lotto della Ecolevante".

"Continuare a ignorare le associazioni ambientaliste - concludono - e portare nella riunione per la discussione dell'Aia solo le esalazioni odorigene o la richiesta di qualche controllo, come dice l'assessore Mancarelli, significa sminuire il problema e continuare a ignorare precise responsabilità di Provincia e Regione, le stesse in carica da un decennio".

tarantosera.info