1 marzo 2013

La protesta delle mamme e la riapertura delle AIA

Il coro delle mamme:  no ai veleni

LIZZANO - Un’altra giornata di protesta contro i cattivi odori che sarebbero provocati dalla discarica Vergine. Ieri e stamattina studenti e genitori degli alunni delle scuole lizzanesi sono scesi in strada per dire “no ai veleni”.


Hanno tenuto prima un presidio davanti alla scuola Anna Frank dove la puzza resta per ore e ore e i cattivi odori sono maggiormente avvertiti, soprattutto al mattino al rientro a scuola. Poi la manifestazione é proseguita davanti alla scuola Manzoni, dove i genitori hanno chiesto di incontrare il direttore Filippo Coppola e ottenuto un appuntamento per domani.


«Vogliamo dare un segnale forte perché questa situazione non é più tollerabile. Vedendo le aule vuote il preside dovrebbe capire quanto sia grave questo problema e battersi con noi contro questa emergenza» spiega Caterina De Gaetano di Lizzano. Le mamme non hanno mandato i figli a scuola in segno di protesta contro i cattivi odori che rendono l’aria irrespirabile, provocando anche dei malesseri a diversi cittadini.
Oggi pomeriggio un altro gruppo d mamme si recherà al Comune per organizzare il posizionamento di alcune centraline che saranno installate nel paese per monitorare i cattivi odori. A seguito di diversi sopralluoghi dell’Arpa che si sono già tenuti, l’accusa é caduta sulla vicina discarica Vergine, verso la quale la comunità lizzanese si sta ribellando da diverso tempo. E proprio ieri a Modugno le istituzioni hanno ragionato sulla riapertura delle autorizzazioni integrate ambientali per le tre discariche tarantine, e quindi per la Vergine.

tarantosera.info


E' il giorno della riapertura Aia per le tre discariche


 TARANTO - A Modugno per riaprire le autorizzazioni integrate ambientali concesse alle tre discariche del tarantino.

Comincia oggi, presso l'assessorato regionale all'Ambiente, un nuovo percorso verso la mitigazione del danno ambientale.

Uno studio sulle autorizzazioni concesse a suo tempo alle discariche Italcave, Ecolevante e Vergine per verificare se sussistono gli estremi per modificarle a nome della tutela ambientale del territorio ionico e soprattutto per cercare di limitare l'arrivo dei rifiuti d'oltre confine.
L'ennesimo caso è scoppiato ai primi di febbraio con l'arrivo a Taranto dei rifiuti dalla Calabria.

Stamattina a Modugno, il dirigente dell'ufficio inquinamento e servizio rischio industriale della Regione Puglia ha convocato l'assessore provinciale Giampiero Mancarelli e l'Arpa. Al lavoro tre ingegneri della Regione che insieme alle altre due istituzioni hanno iniziato col valutare le prescrizioni.
"Abbiamo cominciato con la Vergine - ci riferisce l'assessore Mancarelli - per la quale stiamo valutando la possibilità di avviare nuove azioni di monitoraggio per capire la provenienza dei cattivi odori e la loro riduzione. Abbiamo appreso della volontà della società di avviare un monitoraggio approfondito e stiamo considerando la questione".

Al momento di andare in stampa l'incontro era ancora in corso.

Un incontro che ancora prima di avere luogo finisce nel ciclone delle polemiche. Da Grottaglie è il comitato "Vigiliamo per la discarica" che lamenta il mancato coinvolgimento nell'appuntamento odierno.

"Oggi - si legge in una nota - si vedrà dai risultati se questa riunione voluta dalla Provincia e soprattutto dall'assessore Mancarelli, e annunciata ampiamente prima delle elezioni, è stata solo una trovata elettorale o costituisce l'inizio di un concreto percorso di verifica. Intanto le associazioni ambientaliste non sono state ascoltate dall'assessore Mancarelli, che pure da mesi aveva annunciato alla stampa l'incontro. E neppure sono state invitate al tavolo di Bari. Mentre sono rimbalzate sulla stampa nazionale, per la denuncia delle associazioni ambientaliste, le conseguenze nefaste della presenza di ben tre discariche per rifiuti speciali nella provincia ionica. E dall'inchiesta 'Ambiente svenduto' la stessa dell'Ilva, sembrerebbero emergere precise responsabilità circa le Aia rilasciate alle tre discariche del tarantino. Irregolarità negli atti di autorizzazione da sempre denunciate dal comitato Vigiliamo per la discarica, e che portarono anche al sequestro del III lotto della Ecolevante".

"Continuare a ignorare le associazioni ambientaliste - concludono - e portare nella riunione per la discussione dell'Aia solo le esalazioni odorigene o la richiesta di qualche controllo, come dice l'assessore Mancarelli, significa sminuire il problema e continuare a ignorare precise responsabilità di Provincia e Regione, le stesse in carica da un decennio".

tarantosera.info

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