19 novembre 2011

Da noi il mare in autunno si abbronza


Da noi il mare anche in autunno si abbronza. Ecco come appare oggi, 19/11/2011, il nostro canale che sfocia nel nostro ( fu ) bel mare dell'Ostone. L'appello che Attivalizzano, i cittadini, gli operatori turistici e i turisti che frequentano i nostri lidi rivolgono alle Autorità è di ricordarsi che anche quest'anno arriverà estate e che bisogna prodigarsi affinchè si blocchi questo disastro ambientale.

13 novembre 2011

Dopo il sequestro, esigiamo i carotaggi




Di recente, il 10 ottobre 2011, noi di AttivaLizano avevamo nuovamente ribadito la necessità e l'urgenza di controlli da parte delle istituzioni competenti sui rifiuti che stavano arrivando alla discarica Vergine, per la possibile presenza di diossine, furani, pcb e pop (inquinanti organici persistenti). In quel momento i controlli apparivano più che mai necessari per via del decreto con cui il Governo centrale aveva autorizzato i gestori della discarica a trattare direttamente il traffico dei rifiuti con la Campania e a seguito della diffida, emanata dalla Regione Puglia nei confronti della discariche tarantine, ad accogliere i rifiuti campani.

Qualche giorno fa, il 7 novembre 2011, apprendiamo dalla stampa che i carabinieri del Noe Lecce, coadiuvati dal Comando della Polizia Provinciale di Taranto, al termine dell'attività ispettiva, hanno apposto i sigilli alla discarica per rifiuti speciali gestita dalla Vergine S.p.A. sita in località Palombara. I sigilli sono scattati, su provvedimento emesso dal Procuratore della Repubblica aggiunto, Pietro Argentino, del Tribunale di Taranto. Al rappresentante legale della società Vergine S.r.l., proprietaria della discarica controllata, è stato notificato il decreto di sequestro preventivo emesso dal Pubblico Ministero per motivi di urgenza a seguito di una serie di accertamenti finalizzati alla verifica dei requisiti previsti dalla legge. La discarica sequestrata è stata affidata in custodia amministrativa a Nicola Bruni con il compito, anche, di proseguire l'attività nel rispetto delle autorizzazioni e salvaguardare l'attività dei lavoratori occupati presso la discarica.

Soltanto nel corso dell’ultimo anno questo risulta già il terzo controllo che rileva anomalie nella gestione della discarica. Ricordiamo che l’11 gennaio 2011 un controllo dell’Arpa e della Polizia Provinciale ha rilevato la lacerazione di alcuni sacchi e la presenza di dreno di rifiuti tossico-nocivi, precedentemente abbancati e lasciati scoperti. Il dreno, non autorizzato, era di notevoli dimensioni 10 mt x 15 mt x 4mt di altezza per il quale sono stati rimossi circa 600m3, corrispondenti a circa 100 autocompattatori). Qualche mese prima, il 4 ottobre 2010 la Regione Puglia aveva formalmente invitato i gestori ad adottare ogni opportuno accorgimento finalizzato alla corretta gestione dell'impianto per scongiurare ogni possibile pregiudizio alle matrici ambientali e per minimizzare i disagi derivanti dagli impatti odorigeni dopo il sopralluogo del 2 ottobre 2010 in cui l’Arpa aveva riscontrato la presenza di rifiuti scoperti.

Alla luce di questo ennesimo evento giudiziario che coinvolge la discarica Vergine spa, esigiamo tutti i controlli necessari a verificare lo stato del territorio della stessa con carotaggi nelle vasche attive e in quelle dismesse, al fine di valutare correttamente lo stato delle impermeabilizzazioni e la composizione di tutto ciò che è stato ed è conferito; chiediamo le analisi del percolato a spese dei gestori della discarica e togliere ogni dubbio sulla non conformità della barriera di confinamento alle disposizioni del Dlgs. 36/2003; reclamiamo le analisi delle acque delle falde acquifere e i monitoraggi costanti sulle emissioni gassose.

Non va dimenticato che la storia, anche recente, della discarica Vergine spa annovera almeno tre inchieste in parte già concluse con l’accertamento di illeciti da parte della ditta. Questo fa temere una prosecuzione di tali condotte illegali.
Nel 2003, la discarica Vergine “Mennole” e la Ecolevante di Grottaglie sono state coinvolte nell'inchiesta giudiziaria “El Dorado” che ha accertato un traffico illegale di rifiuti tra la Campania, la Lombardia, l’Emilia Romagna e la Puglia, destinazione finale delle balle di immondizia. Il sistema messo in piedi prevedeva complessi viaggi di carichi di rifiuti urbani di ogni tipo che dalla Campania venivano miscelati in Lombardia con rifiuti tossici e terre di
spazzatura delle strade milanesi e altri materiali per passare illecitamente come rifiuti industriali non pericolosi.

Nel Febbraio 2010, le discariche della ditta Vergine sono coinvolte nell'inchiesta, giudiziaria “Spiderman”, insieme alla discarica Cerratina di Lanciano. Nell’ambito di questa inchiesta sono state 8 le persone arrestate e 22 quelle indagate per smaltimento irregolare di rifiuti speciali. I rifiuti venivano conferiti nelle discariche, senza essere trattati, falsificando analisi e documenti con l’ausilio di chimici e dipendenti conniventi. I rifiuti in questione erano vernici, residui di lavorazioni industriali e stracci intrisi di sostanze chimiche.

Nel Giugno 2010 la discarica Vergine è coinvolta nell’inchiesta “Ragnatela” della procura di Napoli e poi di Macerata. L’inchiesta riguarda un traffico di rifiuti pericolosi, compresi scarti e fanghi della raffineria di Gela, che secondo gli investigatori sarebbero stati smaltiti illegalmente fra il 2005 e il 2009, accompagnati da formulari e certificati falsificati; gli scarti, provenienti in genere dal centro-sud (anche da aziende multiservizi di Roma e Colleferro) erano diretti in discariche di diverse regioni d'Italia tra le quali la discarica Vergine di Lizzano, per essere smaltiti dopo essere transitati nell'impianto di Corridonia per un trattamento che, in realtà, non veniva mai effettuato.

Facciamo appello alla coscienza umana ed etica di quanti sono istituzionalmente preposti al controllo e al giudizio su questo problema, chiediamo di non dimenticare che gli illeciti in questo campo hanno una ricaduta drammatica sulla collettività mettendo seriamente in pericolo la salute delle comunità che risiedono nelle zone limitrofe alla discarica, come quella di Lizzano e compromettendo definitivamente lo sviluppo futuro del territorio. Gli interessi dei cittadini si possono difendere soltanto garantendo controlli scrupolosi e frequenti a salvaguardia della salute e del territorio.

Il nostro unico augurio è che il nostro piccolo paese possa avere nel turismo e nell’agricoltura la speranza di un progresso economico, e che lo sviluppo, già compromesso dalla discarica, non completamente negato con un ampliamento della stessa che già è annoverata fra le più grandi
d’Europa.

ASSOCIAZIONE ATTIVALIZZANO

6 novembre 2011

RIFIUTI TOP SECRET


Negli ultimi giorni , nei giornali locali, ha trovato spazio(poco per la verità), la notizia della battaglia fra la Regione Puglia e le discariche per rifiuti speciali della provincia di Taranto Italcave in particolare, ma anche Ecolevante e Vergine.Questo nuovo capitolo ha inizio con la scadenza al 30 agosto, del protocollo d'intesa fra la Regione Puglia e la Regione Campania, in base al quale il conferimento dei rifiuti campani nelle predette discariche, era subordinato a controlli severi sulla natura e la pericolosità dei rifiuti stessi.Ora invece, un decreto governativo consentirebbe alla Regione Campania di interloquire direttamente con i gestori privati delle discariche attraverso il sistema degli appalti. (La Gazzetta di Taranto 1 ott. 2011)

.Nel gennaio scorso è stata avviata un'indagine dal sostituto procuratore Elsa Valeria Mignone, della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, su un presunto traffico illecito di rifiuti fra Puglia e Campania . Da questa indagine ha preso le mosse la diffida datata 23 settembre da parte della Regione , nella persona dell'assessore Nicastro, ad accogliere i rifiuti campani alla Italcave la quale invece ha continuato la sua attività. A questo punto è intervenuto l'atto di sospensione delle autorizzazioni, siamo al 29 settembre.(Paese Nuovo 28 sett. 2011). Il provvedimento però, motivato come “doveroso, con finalità precauzionali volte a tutelare le matrici ambientali della Regione Puglia e il diritto alla salute pubblica dei cittadini pugliesi”, è stato sospeso dal TAR di Lecce con una velocità supersonica , 1 ottobre.

Quindi tutto il trafffico di rifiuti si svolge ora tranquillamente.Si parla della possibile presenza in questi rifiuti di diossine, furani, pbc e pop (inquinanti organici persistenti).

Noi di Attiva Lizzano ci chiediamo : come mai la Regione Puglia non riesce ad emettere un provvedimento inoppugnabile dato il gravissimo rischio per l'ambiente e la salute dei cittadini?

Ci chiediamo inoltre se anche nella discarica Vergine stanno arrivando questi rifiuti e in caso affermativo crediamo giusto che i cittadini dei paesi intorno alla discarica siano informati della provenienza e del tipo di rifiuti che vengono riversati nel LORO territorio, infatti per quanto l'attività della discarica sia privata, l'impatto sull'ambiente è così rilevante che quantomeno questa attività si dovrebbe svolgere nella piena trasparenza. Inoltre ci chiediamo perchè i controlli non vengono effettuati periodicamente e senza preavviso al gestore, dal momento che ci sono indagini in corso che farebbero temere gravi illegalità. Ci chiediamo infine le amministrazioni dei comuni che sono intorno alla discarica Vergine quali azioni concrete di impulso ai controlli svolgono a tutela delle popolazioni?


5 novembre 2011

Le acque reflue, il canale e il mare



Un reportage che racconta la situazione a Marina di Lizzano (TA) dove arrivano a cielo aperto le acque del depuratore di tre comuni. L'arpa dal 2010 ha certificato molti sforamenti circa i livelli di Escherichia Coli consentiti per legge. I cittadini protestano, il comune di Lizzano chiede alla regione di non utilizzare più il canale naturale Li Cupi come recapito finale del depuratore.