19 settembre 2011

COMUNICATO STAMPA del 16 Settembre 2011 PUZZA INSOPPORTABILE A LIZZANO




Questa mattina, in modo irruente e insopportabile, il paese di Lizzano è stata invaso nuovamente dai veleni puzzolenti e nauseabondi che verosimilmente provengono dalla vicinissima discarica Vergine. A darne notizia siamo noi volontari dell’associazione Attiva Lizzano che da quasi due anni oltre ai panni di mamme, papà, nonni, professionisti, pensionati, studenti, artisti, ci impegniamo a vestire anche quelli di garanti per la tutela del nostro territorio, sollecitando costantemente gli interventi degli organi istituzionali preposti che sembrano vacillare, incapaci di garantire i diritti inerenti il benessere psico-fisico dei cittadini. L'invasione di puzza asfissiante e nauseabonda è durata circa un'ora, dalle 07:00 alle 08:00, creando sconcerto, panico e poi rabbia negli abitanti, dilaniati dal dilemma: tapparsi in casa oppure sfidare la puzza e uscire per accompagnare i propri figli a scuola per non privarli oltre che del diritto alla propria salute, anche di quello all'istruzione...
Negli ultimi mesi, la puzza non è mai andata via, è solo diventata più debole, ma durante le notti d’estate è capitato più volte, a finestre aperte di svegliarci di colpo e di sentirla forte e acre. Da qualche giorno però sta drammaticamente tornando in tutta la sua veemenza. E’ un odore di “veleno” che entra nelle case e provoca gli stessi sintomi che da tempo avvertiamo tutti: il bruciore alla gola, nausea, la tosse. Va da sè che è incommensurabile la rabbia dei cittadini perché ci sente abbandonati da chi dovrebbe tutelare i diritti e anche figli di un Dio minore soltanto perché residenti al Sud, terra in cui sembra che ognuno possa calpestare i diritti collettivi e distruggere le risorse territoriali senza mai essere fermato...


Perché sembra che nessuno possa fare nulla? Perché tutto si rinvia e non si trova mai una soluzione? I monitoraggi costanti non si possono fare perché l'ARPA è impegnata altrove, l'attività della discarica non può essere bloccata perché gli interessi economici prevalgono rispetto alla nostra salute e poi il TAR sostiene che la puzza andrebbe accertata meglio... Non bastano alcune migliaia di soggetti che la percepiscono, l'ARPA stessa che l'ha attestata attribuendola all'acido solfidrico
proveniente dalla discarica Vergine spa, gli ottocento esposti presentati alla Procura della Repubblica l'estate scorsa, i numerosi ricorsi alle cure mediche dei cittadini, le manifestazioni di protesta con oltre tremila partecipanti, gli studi scientifici che dimostrano i danni dell'acido solfidrico nell'aria? Cosa ci vuole per far si che vengano presi concreti provvedimenti per la tutela della nostra salute?


Associazione di volontariato AttivaLizzano
Via Canova, 9
74020 Lizzano (Ta)

28 AGOSTO 2011 COMUNICATO STAMPA: LA CATENA UMANA


Comunicato stampa
LA CATENA UMANA


Domenica 28 agosto il comitato spontaneo per la difesa della Marina di Lizzano organizza una catena umana in spiaggia per segnalare le condizioni problematiche del mare del tratto di spiaggia del Lido Bagnara e Canale Ostone.

L’appuntamento è alle ore 10 in piazzetta a Lido Bagnara (Marina di Lizzano) da dove si procederà per la spiaggia. Il comitato spontaneo è composto da proprietari delle case e di esercizi commerciali situati nella zona, da bagnanti della marina e da cittadini in genere interessati alla tutela del patrimonio territoriale e della salute. Con l’iniziativa il comitato intende segnalare la situazione del canale Li Cupi in cui si riversa il depuratore e le anomalie delle acque marine nel tratto del Lido Bagnara e del Canale Ostone che si verificano ormai da circa due anni. Con la catena umana il comitato spontaneo intende promuovere un gesto simbolico di unione di tutti di cittadini in difesa delle risorse collettive territoriali e richiamare l’attenzione delle Istituzioni preposte all’attuazione di specifici interventi.

L’iniziativa è promossa con l’intento di salvaguardare il turismo locale, fondamentale fonte di ricchezza per la zona, tutelare la salute collettiva, salvaguardare il patrimonio ambientale inestimabile rappresentato dal mare.
Da due anni, infatti, i cittadini lamentano che le acque marine non sono più sempre limpide e cristalline come una volta, ma assumono ripetutamente colorazione giallastra e verdognola e talvolta presentano anche delle chiazze molto scure. Tale fenomeno ha allontanato molti bagnanti abituali dalle spiagge lizzanesi, ha costretto gli stessi abitanti a recarsi altrove per fare il bagno e ha sollevato numerosi dubbi circa la salubrità delle stesse acque.

Per la realizzazione dell’iniziativa il comitato spontaneo dei cittadini ha richiesto il supporto di associazioni che si impegnano per la tutela del territorio come AttivaLizzano e Lega Ambiente che approvano l’iniziativa e vi parteciperanno fornendo informazioni ai cittadini interessati.

Inoltre, l’associazione di volontariato AttivaLizzano promuoverà nell’ambito dell’iniziativa una raccolta firme per segnalare lo stato delle acque e richiedere interventi risolutivi del problema da inoltrare alle Istituzioni competenti.

17 settembre 2011

COMUNICATO STAMPA ATTIVA LIZZANO 6 Giugno 2011 ALLARME CANALE LI CUPI E OSTONE: non bagnatevi in quelle acque!




E' inconcepibile il silenzio delle Istituzioni sulla questione allarmante del canale Li Cupi e del tratto Ostone. Da un anno ci stiamo occupando di questo problema e quattro mesi fa abbiamo effettuato delle analisi risultate molto critiche. Da allora stiamo denunciando la questione insistentemente, ma tutto tace.

Sono passati ormai 11 mesi dall'ordinanza Sindacale n. 51 del 19 Luglio 2010, emessa in seguito alle denunce e di casi di dermatiti e infezioni varie, non si è ancora riusciti a risolvere nulla. E' una questione di Salute Pubblica e deve essere tutelata senza se e senza ma. Abbiamo interpellato diversi interlocutori istituzionali: Dario Macripò, Sindaco di Lizzano, Liliana La Sala, Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, Nicola Vendola, Presidente Regione Puglia, l’assessore Regionale all’Ambiente Lorenzo Nicastro, l’Assessore Provinciale Ambiente Michele Conserva, ARPA Taranto, l’ASL Ta1, la Prefettura di Taranto, la Capitaneria di Porto, l’Arpa Bari.


NESSUNA RISPOSTA


L'unica preoccupazione dei nostri amministratori è quella di non far trapelare nulla di tutto ciò all'esterno per non danneggiare l’immagine e la reputazione della nostra marina. Di fronte a tutto ciò, la nostra etica ci impedisce di tacere. Sentiamo che è nostro dovere morale nei confronti delle persone che frequentano quel lido denunciare pubblicamente il problema.


Le analisi effettuate dalla nostra Associazione a pochi metri dalla riva dimostrano la grave contaminazione da Enterococchi e Escherichia Coli pari rispettivamente a 3200 e 2550 Col/100ml.

Ricordiamo che il Dlg 116/08 (Norma relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione ") prevede come limiti massimi rispettivamente 200 e 500 Ufc/100ml e che quindi l'acqua balneabile del tratto Ostone sfora di 16 volte (per gli Enterococchi) e 5 volte (per gli E.Coli) i limiti previsti dalla legge.


Per quanto sopra descritto chiediamo che la zona in oggetto venga sottoposta a divieto di balneazione e a continui monitoraggi, specie in questo periodo, per l'aumentare delle temperature e per la maggiore esposizione da parte dei bagnanti.

PRETENDIAMO che il problema venga risolto immediatamente attraverso controlli adeguati al depuratore consortile e la verifica dell'effettiva Autorizzazione e legittimità dello scarico nel canale Li Cupi.


I prelievi dall’ARPA sono stati eseguiti a circa 95 metri dal bagnasciuga, come evidenzia la stessa Arpa indicando le coordinate geografiche. A tale distanza, le acque inquinate provenienti dal canale sono diluite con quelle del mare, le correnti e i venti favoriscono il “ricambio” delle acque, limitando, pertanto, le concentrazioni batteriche.

I prelievi delle acque da noi fatte analizzare nel mese di Marzo u.s. sono stati effettuati, lo ribadiamo, a pochi metri dalla riva.


È evidente, pertanto, l’alto rischio di infezioni batteriche a cui la popolazione va incontro. Tale rischio risulta ancora più alto se si considera che, con l’arrivo della stagione estiva, i bagnanti e, in particolar modo i bambini, ignari delle condizioni delle acque del canale, sono soliti sostare in prossimità e, inoltre, sono costretti ad attraversarlo per passare da un lato all’altro della spiaggia. Difatti, durante la scorsa stagione estiva sono stati segnalati alla nostra Associazione diversi casi di gastroenteriti, dermatiti e infezioni cutanee insieme alle ripetute richieste di vigilare sulla situazione delle acque del canale e del mare in cui confluisce.


Malgrado questo sia stato reso noto all'autorità locale, organo preposto alla tutela della Salute Pubblica, a tutt'oggi non ha mai effettuato controlli in proprio nè è risultata sensibile alla questione Sanitaria prima e ambientale poi. La stagione balneare è alle porte. E' ora di svegliarsi.


A rimetterci in questa situazione sono in primis i Cittadini tutti che si vedono sottratti di un altro tratto fruibile di costa; i contadini delle zone Porvica e Mosca (danneggiati dallo straripamento del canale Li Cupi che ha provocato l'allagamento costante dei terreni con ripercussioni sulle coltivazioni), il Turismo, le attività commerciali, la piccola economia della costa, i proprietari delle case in fitto, i pescatori e Lizzano tutta per la cattiva immagine che da di sé. Chi pagherà i danni? I cittadini dovranno farsi carico delle responsabilità altrui? GRAZIE A TUTTI. Ve ne siamo grati. Ci vediamo alle elezioni!!!


Il coordinamento di AttivaLizzano



Associazione di Cittadini Attiva Lizzano
Via Canova 9, 74020 Lizzano (TA)

email: attivalizzano@gmail.com
http://cittadinanzaattivalizzano.blogspot.com/