8 luglio 2013

Strada Regionale otto, la Commissione V.I.A sconvolge i piani delle lobby dell’asfalto.


Come è ancora troppo poco noto, la commissione di Valutazione Ambientale della Regione Puglia ha definitivamente affossato il progetto della strada regionale otto, anche nella patetica, raffazzonata versione ‘rivisitata’ alla luce della valanga di osservazioni piovute da enti ed associazioni, ma anche da qualche raro, isolato sindaco.
Forse per la prima volta nella storia della nostra regione, una commissione ufficiale, prevista dalla legge sulle grandi opere, fa il proprio dovere nonostante gli enormi interessi economici in gioco, definendo improponibile un progetto da 272.000.000 di euro, diconsi duecentosettandadue milioni!, per un’opera stradale che definire una porcheria è sempre troppo riguardoso, essendo uno dei progetti più inutili, maleodoranti e davastanti che possano interessare il territorio pre-costiero del salento ionico-salentino, da Taranto ad Avetrana.
Nonostante la bocciatura ufficiale da parte di un organo amministrativo chiamato dalla legge ad esprimersi sulla compatibilità ambientale delle opere pubbliche, la grancassa del circo barnum dei pro ‘circumsalentina’ ( cone si chiamava nel 1966 questo immondo progetto, perchè voleva ‘collegare’ Taranto ad Otranto con una superstrada di centinaia di km passante a tre km dalla costa !) cerca in tutti i modi di ereditare il testimone dell’appalto da quel Gianni Florido ex presidente della provincia passato recentemente dagli allori provinciali agli arresti domiciliari per vicende legate alle discariche Ilva, vero grande sponsor della riesumazione del progetto, il quale prima ancora di essere ufficialmente dichiarato Presidente, si preoccupò di annunciare urbi et orbi ‘ ora faremo la regionale 8!’ neache si parlasse di questioni di vita e di morte dei cittadini dei Tamburi piuttosto che di una porcata di opera pubblica.
Se può deprimere ma non stupire il coro unanime di yes-man fatto di sindaci e Presidenti di Enti e Confederazioni varie che in questi giorni funesta le pagine dei giornali con dichiarazioni tanto fasulle quanto pelose ( tutte naturalmente a favore della realizzazione della stradaccia in oggetto, anche da parte di sindaci come quello di Fragagnano nemmeno interessati dal traccciato !) spiccano da un lato le posizioni meno prone dei sindaci di Manduria e di Sava, correttamente orientate al completamento della strada bradanico- salentina, e dall’altro le dichiarazioni dell’ineffabile Amati, il quale auspica , addirittura con una proposta di legge, la eliminazione della commissione V.I.A., ora che la stessa , contrariamente a quanto in genere lor signori si aspettano, gli ha messo i bastoni tra le ruote facendo semplicemente il proprio dovere, ovvero negare la compatibilità dell’’opera con le norme paesaggistiche ed ambientali.
Abbiamo già avuto ampio modo di pesare lo spessore politico ed anche etico di Amati quando era assessore regionale e si occupava di scarichi di cacca in mare gettandone un po’ addosso non solo ad anonimi cittadini, ma anche su noti frequentatori della zona, come Romina Power ‘rea’ di essere contraria allo scarico di fogna nel mare di Specchiarica, ma fa sempre un certo effetto l’arroganza con cui l’ex assessore, indagato per abuso di ufficio per vicende legate al piano regolatore di Fasano, agisca nel ‘fuoco’ dei reati contro la pubblica amministrazione oggi addirittura proponendo l’abolizione della commissione V.I.A , definendo ‘proposta di legge’ ciò che dai più è letta come una vera e propria ritorsione per una delibera tanto sgradita quanto inattesa.
La musica sta cambiando, anche in Puglia ed anche nella Taranto dei ‘sindaci con la pistola’ per accomunare senza indugi Stefàno a Cito, grazie certamente alla limpidezza di molti magistrati, ma anche al risveglio di nuove energie sociali , gente per bene, gente pulita come ce ne è sempre stata, che è sempre stata maggioranza, ma che oggi scende in piazza per difendersi dai Riva e dalla loro corte di servi senza scrupoli, ma anche, come pare, per raccogliere le firme in calce alla delibera della commissione VIA sulla regionale 8, ringraziando uno ad uno i componenti firmatari del provvedimento, e per chiedere che la strada ‘tarentina’ diventi la più lunga e la più bella pista ciclabile del sud –Italia, anche con l’ampliamento di una corsia per le auto: con buona pace dei 5 milioni di euro di soldi pubblici già maturati dal progettista della Regionale 8 , e dell’8 per cento sul valore totale dell’opera cantierizzata, ovvero circa 23 milioni di euro che potranno così essere tolti all’appaltocrazia e spesi nel vero interesse di tutti noi.


Avv. Francesco DI LAURO per ass. turistico culturale ‘Azzurro Ionio’