29 novembre 2009

Grande Marcia per l'Ambiente


A distanza di un anno, Altamarea organizza una seconda manifestazione contro l'inquinamento, contro gli impianti e le istutuzioni che ci stanno uccidendo giorno per giorno.
Una grande marcia che, partendo dall'arsenale e attraversando via Di Palma e via D'Aquino, ha manifestato il suo dissenso e sdegno per la situazione in cui versa la nostra Taranto.
Striscioni, cori, urla e ancora mascherine, ciminiere in cartone, volti truccati per simulare un'unica verità: si muore di tumore, si muore avvelenati, si muore per abbandono istituzionale.
Taranto e non solo (infatti alla manifestazione hanno partecipato gli abitanti di alcuni paesi della provincia) ha dimostrato di essere ancora viva e vuole continuarlo a fare in un ambiente sano e non in un contesto in cui può solo sopravvivere o vivere nel terrore che si possa restare vittima dell'inquinamento.
La marcia si è conclusa in piazza Garibaldi dove, dall'alto del palco, gli organizzatori e coloro che hanno reso possibile questa mirabile manifestazione hanno gridato alla folla l'appello a non lasciarsi scoraggiare, a continuare uniti nella lotta per recuperare la dignità di Taranto e l'inviolabile diritto alla salute che ormai da troppo tempo le è stato negato, e invitando a ripetere tutti insieme e a gran voce: "Voglio vivere qui, voglio vivere qui!"
Infine ,e non per ordine di importanza,si è ricordata la dipartita dell'ennesima vittima avvenuta alla vigilia della marcia, il lizzanese Mattia, ex lavoratore Ilva, la cui vita è stata stroncata a soli 31 anni, a cui è stato rivolto un malinconico saluto:" Ciao Mattia!"


23 novembre 2009

DELIRI OLFATTIVO-VISIVI DI UN APOLIDE

di Tommaso Urselli

Qualche giorno fa, per motivi che non sto a raccontare, ho preso il treno - a Milano - sono arrivato - a Taranto - e sono tornato - a Lizzano.

Da un po' di anni mi piace fare la vita dell'apolide: parto da qualche parte - di solito Milano - e ritorno da qualche parte - di solito Lizzano. O viceversa. L'altro giorno però, arrivato in paese, mi sono sentito un apolide molto confuso, più del solito: ero partito - da Milano - ed ero arrivato - ma non a Lizzano...Eppure ero in paese, davanti la porta di casa, verso le sette di sera...ma la sensazione era quella di trovarmi sul ponte della Ghisolfa all'ora di punta (un cavalcavia sulla circonvallazione milanese intasato di auto e gas di scarico).

"No no, guarda che ti trovi a Lizzano" mi dice la vocina apolide dentro di me, "guardati intorno...altro che cavalcavia, altro che auto: il deserto"

E in effetti così era: nemmeno una macchina.

E allora perché quest'effetto cavalcavia-milanese-all'ora-di-punta?, dico alla vocina.

"Tappati il naso" mi risponde quella.

Me lo tappo...: è vero!!! L'effetto cavalcavia sparisce...sono a Lizzano!

"Stappalo" dice ora la vocina...e l'effetto cavalcavia riappare, più intasato che mai...e io confuso e intasato insieme a lui.

"Tappalo-stappalo-tappalo"...Gioco così per un po'...E in un attimo mi teletrasferisco...Milano-Lizzano-Milano....Sarà un effetto della globalizzazione?

Fino alle dieci del mattino dopo il giochetto globalizzante funziona.

Ma basta giocare...E' già ora di ripartire...Se no che apolide sarei...

Chiedo a mio fratello di accompagnarmi in macchina alla stazione di Taranto.

A circa tre chilometri da Lizzano vedo una scena che mi ricorda un film: una serie di camion in fondo a un'enorme cava-discarica...

Che film era?

Adesso sono in treno: né Milano né Lizzano, in nessun posto, da vero apolide.

Ma quella cosa...l'effetto globalizzante...mi è rimasto nel naso.

E all'improvviso ecco che mi torna in mente il film: "Gomorra", la scena della discarica nel napoletano. O era Lizzano?

marcia per l'ambiente

Sabato 28 novembre ore 9 a taranto grande manifestazione per l'ambiente
chi fosse interessato a venire ci contatti per adarci tutti insieme parteno da lizzano