Negli ultimi giorni , nei giornali locali, ha trovato spazio(poco per la verità), la notizia della battaglia fra la Regione Puglia e le discariche per rifiuti speciali della provincia di Taranto Italcave in particolare, ma anche Ecolevante e Vergine.Questo nuovo capitolo ha inizio con la scadenza al 30 agosto, del protocollo d'intesa fra la Regione Puglia e la Regione Campania, in base al quale il conferimento dei rifiuti campani nelle predette discariche, era subordinato a controlli severi sulla natura e la pericolosità dei rifiuti stessi.Ora invece, un decreto governativo consentirebbe alla Regione Campania di interloquire direttamente con i gestori privati delle discariche attraverso il sistema degli appalti. (La Gazzetta di Taranto 1 ott. 2011)
.Nel gennaio scorso è stata avviata un'indagine dal sostituto procuratore Elsa Valeria Mignone, della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, su un presunto traffico illecito di rifiuti fra Puglia e Campania . Da questa indagine ha preso le mosse la diffida datata 23 settembre da parte della Regione , nella persona dell'assessore Nicastro, ad accogliere i rifiuti campani alla Italcave la quale invece ha continuato la sua attività. A questo punto è intervenuto l'atto di sospensione delle autorizzazioni, siamo al 29 settembre.(Paese Nuovo 28 sett. 2011). Il provvedimento però, motivato come “doveroso, con finalità precauzionali volte a tutelare le matrici ambientali della Regione Puglia e il diritto alla salute pubblica dei cittadini pugliesi”, è stato sospeso dal TAR di Lecce con una velocità supersonica , 1 ottobre.
Quindi tutto il trafffico di rifiuti si svolge ora tranquillamente.Si parla della possibile presenza in questi rifiuti di diossine, furani, pbc e pop (inquinanti organici persistenti).
Noi di Attiva Lizzano ci chiediamo : come mai la Regione Puglia non riesce ad emettere un provvedimento inoppugnabile dato il gravissimo rischio per l'ambiente e la salute dei cittadini?
Ci chiediamo inoltre se anche nella discarica Vergine stanno arrivando questi rifiuti e in caso affermativo crediamo giusto che i cittadini dei paesi intorno alla discarica siano informati della provenienza e del tipo di rifiuti che vengono riversati nel LORO territorio, infatti per quanto l'attività della discarica sia privata, l'impatto sull'ambiente è così rilevante che quantomeno questa attività si dovrebbe svolgere nella piena trasparenza. Inoltre ci chiediamo perchè i controlli non vengono effettuati periodicamente e senza preavviso al gestore, dal momento che ci sono indagini in corso che farebbero temere gravi illegalità. Ci chiediamo infine le amministrazioni dei comuni che sono intorno alla discarica Vergine quali azioni concrete di impulso ai controlli svolgono a tutela delle popolazioni?
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