27 gennaio 2017

"Vogliamo la bonifica del sito"

di Lucia J. Iaia, Q Provincia di Taranto, 6 Gennaio 2017 

Parte un altro esposto in procura

Con un esposto presentato nei primi giorni dell'anno, AttivaLizzano riaccende i riflettori sulla discarica Vergine, ancora al centro della massima attenzione.  Da tempo, l'associazione e non solo l'associazione lizzanese, chiede la bonifica del sito ma, allo stato attuale, nonostante i numerosi impegni e le promesse da parte della Regione Puglia, nulla è cambiato.
Intanto però, pare che alcune sostanze altamente inquinanti siano presenti nella zona. "Purtroppo -dicono gli attivisti -ancora una volta la popolazione e ancora una volta AttivaLizzano si sostituisce alla politica".
E spiegano: "Il 3 gennaio scorso abbiamo depositato un esposto. L'Arpa Taranto ha rilevato, dalle analisi delle acque prelevate a maggio scorso, nei pozzi spia interni alla discarica per rifiuti speciali vergine (località Palombara, isola amministrativa del Comune di Taranto, vicino alle abitazioni di Lizzano, Fragagnano, Monteparano, Rocca Forzata e Faggiano), idrocarburi, ferro e Peb in grosse quantità, tale da far superare il Csc (coefficiente soglia di contaminazione). Il Peb, ricordiamo, e altamente cancerogeno".
Eppure, fanno rilevare gli esponenti dell'associazione, sono state tante le riunioni che si sono susseguiti nel tempo, anche in materia di bonifica.
"A nulla è valso il tavolo tecnico tenutosi presso l'assessorato alla qualità dell'ambiente della Regione Puglia, il 12 dicembre scorso.
L'assessore Santorsola, non ha seguito i preziosi consigli dei rappresentanti dell'Arpa Taranto, presenti al tavolo, di procedere per bloccare le fonti inquinanti della discarica Palombara che, ricordiamo, si trova in totale stato di abbandono fin dal suo sequestro giudiziario avvenuto quasi tre anni fa".
"Santorsola, coerente con il presidente della Provincia di Taranto Tamburrano -critica attiva Lizzano -  ha optato per ripetere le analisi negli stessi pozzi e in altri, non ancora individuati, tralasciando di adottare qualsiasi iniziativa di messa in sicurezza della discarica".
"Pur essendo consapevole che questa decisione lo porterà a conoscere i primi risultati non prima di aprile prossimo e rendendosi responsabile del peggioramento a cui, irrimediabilmente, va incontro tutto il territorio di Lizzano e dei paesi limitrofi".
La preoccupazione di attualizzano e dunque, profondo. "Riteniamo che l'inquinamento delle falde possa creare grossissimi problemi alla comunità Lizzanese e non solo, in quanto la sua posizione geografica la vede sulla direttrice dei principali flussi di scorrimento delle falde provenienti da quelle inquinate a monte. Questo, considerando che buona parte della popolazione di Lizzano, non essendo raggiunta dall'Aqp, usa le acque sotterranee per i vari fabbisogni quotidiani".
"Inoltre, sottolineano ancora gli esponenti di AttivaLizzano, "teniamo ad evidenziare che i pozzi di emungimento che si trovano nelle immediate vicinanze da quelle contaminati vengono utilizzate per le molteplici attività agricole e pastorali esistenti nella zona".
Sulla base di ciò parte la specifica richiesta del movimento. "Chiediamo l'immediata messa in sicurezza e la bonifica delle aree della discarica della zona, comprese quelle dimenticate dagli anni Settanta, nonché il controllo approfondito sulla salute dei cittadini che vivono o lavoro nei territori attorno alle discariche".





Nessun commento: