27 dicembre 2010
SOLIDARIETA' A FABIO MATACCHIERA
Solidarietà e vicinanza all'Amico Fabio Matacchiera per la querela ricevuta dall'ILVA. Non scoraggia ne impaurisce l'arroganza dell'ILVA che anzi innesca un meccanismo di solidarietà capillare necessaria. Adesso QUERELATECI TUTTI!
4 dicembre 2010
PER LA NOSTRA TERRA!
In relazione all'offerta fatta - dal Presidente della Regione Puglia, Nicola Vendola (senza il parere del Consiglio Regionale) - di accogliere i rifiuti provenienti dall'ennesima “crisi” campana, come comitati e associazioni di Taranto e provincia sentiamo forte l'esigenza di dichiarare che non è più accettabile il tentativo di monetizzare salute e democrazia. Perché continua imperterrito lo sfruttamento di un territorio già martoriato da un inquinamento eccezionale, che già vanta tristi primati in fatto di impianti a rischio, e non si fa mancare nulla in fatto di inceneritori e discariche di rifiuti di ogni tipo. con la possibilità di notevole incremento di malattie e la contaminazione della catena alimentare. E' anche una questione di democrazia, perchè Vendola non può assolutamente pensare di partorire una tale decisione senza consultare la popolazione.
IL CANALE LI CUPI OGGI ALLE 12,45
Il canale li cupi è un canale naturale, dovrebbe cioè, accogliere solo il surplus delle acque piovane, acque bianche, pulite che attraversando i campi (irrigandoli anche) sfocia in mare. GUARDATE che scempio! L'acqua fuoriesce da una condotta (la famosa condotta) di colore nero. Se si sovraccarica il flusso del canale si allagano i terreni degli agricoltori, franano i margini del canale, crollano i pozzi e inquinano il mare!
2 dicembre 2010
30 novembre 2010
50 milaTONNELLATE DI RIFIUTI CAMPANI NELLA NOSTRA PROVINCIA IN CAMBIO DI 500 MILIONI PER LA SANITA' PUGLIESE (UNA VERGOGNA!)
COMUNICATO STAMPA 29/11/10
La Puglia accetta 50.000 tonnellate di rifiuti speciali dalla Campania in Puglia per
avere lo sblocco di 500milioni trattenuti dal governo per la sanità pugliese: AttivaLizzano
non ci sta a questo patto IMMORALE e torna a mobilitarsi insieme agli altri 13 comitati
della provincia di Taranto che durante la conferenza stampa del 29 ottobre scorsolanciarono
l’allarme che rifiuti radioattivi provenienti dalla Campania potessero essere conferiti nella
discariche Vergine, Ecolevante e Italcave. Ancora più convinti a dire no sull’arrivo, ormai
confermato dal Presidente Vendola, di questi rifiuti nel nostro territorio già così
pesantemente compromesso,chiedono agli enti istituzionali di fare chiarezza e di prendere
finalmente coscienza che queste tre discariche creano già non pochi problemi ai paesi
limitrofi. Nel verbale del Comitatotecnico della Regione Puglia del 4/10/10 viene evidenziato
che “la discarica (Vergine) non può continuare a funzionare senza un impianto di estrazione e
distruzione delbiogas…
Questo implica la necessità della realizzazione di un impianto di estrazione del biogas…”,
a ciò si aggiungono le tante lamentele dei cittadini di Lizzano sui maleodori che attanagliano
il paese. Dopo la conferenza stampa del 29 ottobre molti rappresentanti politici ignorarono
completamente l’allarme mentre alcuni (assessore regionale Nicastro, sindaci di Lizzano,
Faggiano e Monteparano) si affannarono per sminuire il timore e l’agitazione dei 14 comitati
commentando la preoccupazione come infondata. AttivaLizzano vuole spiegazioni sulla
evidente noncuranza di molti e incoerenza degli altri chiedendosi che fine abbiamo fatto
questi politici oggi, quando l’arrivo di circa 200 camion è quasi imminente. Salviamo la
sanità regionale e continuiamo a ignorare i disagi e i malesseri dei cittadini della provincia di
Taranto? AttivaLizzano sta già preparano una manifestazione il 12 dicembre per
esprimere l’insopportabile situazione che da anni Lizzano è costretta a subire. Basta
con il silenzio!
Prima di decidere sulle emergenze degli altri risolviamo le nostre!
La Presidente
Veronica Leggieri
Ufficio Stampa
Annamaria Calasso
29 novembre 2010
"GLI AGRICOLTORI IN RIVOLTA: CAMPAGNE E POZZI DI LIZZANO INONDATI DA ACQUE CONTAMINATE DA BATTERI FECALI
AttivaLizzano e Grottaglieinrete.it insieme si fanno portavoce del disagio di alcuni agricoltori che, da 2 anni, hanno i loro campi e pozzi invasi da melma a causa dello straripare del Canale Li Cupi.
La situazione che si presenta è surreale: fango ovunque, cattivo odore, vigneti abbandonati, frutteti perennemente inondati, ulivi secolari secchi.
Li Cupi è un canale naturale di raccolta di acqua piovana che costeggia diversi terreni fino a sfociare nell’Ostone, canale che giunge al mare. Un grosso condotto artificiale dalla portata di 16 litri al secondo immette acqua torbida, proveniente dal vicino depuratore di San Vito che raccoglie acqua fognaria dei paesi di Lizzano, Fragagnano e San Marzano, nel canale naturale Li Cupi che non ce la fa a contenere tutta l’acqua e straripa nelle campagne che costeggia. I contadini sono costretti a lavorare con la mascherina, altri hanno abbandonato i loro campi divenuti impraticabili. Molti di loro testimoniano la presenza di ratti che rosicchiano le piante e di molte zanzare e dalle analisi sulle acque del canale, che alcuni di loro hanno effettuato privatamente, risultano residui fecali. Gli agricoltori, circa 20, si sono rivolti al Consigliere regionale Patrizio Mazza per individuare i responsabili e le varie competenze ma la situazione risulta molto ingarbugliata.
Gli agricoltori, Grottaglieinrete.it e AttivaLizzano incontreranno la stampa mercoledì primo dicembre alle 10 presso contrada Porvica sulla strada provinciale Lizzano-mare.
Si ringrazia la Dott. Arch. Mariangela Martellotta (Grottaglieinrete.it) per la preziosa e puntuale collaborazione.
Ufficio stampa
Dott. Annamaria Calasso
Qui il google map del canale "Li Cupi"
28 novembre 2010
“Informarsi per migliorare la vita”
Informarsi per migliorare la vita: Ciclo
di assemblee pubbliche e manifestazione provinciale
L’Associazione di volontariato AttivaLizzano
Comitato CarosiNodiscariche
Comitato per l’Ambiente di Fragagnano
Comitato di Quartiere Taranto
INVITANO
i Cittadini alle Assemblee Pubbliche e alla Manifestazione conclusiva per confrontarsi su temi cruciali per la tutela della salute delle persone e la difesa del territorio tarantino.
Questi gli appuntamenti:
Giovedì 2 dicembre ore 19,00: assemblea presso la piazzetta sita all’angolo tra via principe Umberto e via Tupini a Lizzano.
Giovedì 9 dicembre ore 19,00: assemblea nel Corso Vittorio Emanuele, di fronte al Municipio a Lizzano.
Giovedì 16 dicembre ore 16,30: manifestazione conclusiva “NO AI VELENI DELLE DISCARICHE” in L.go IV novembre a Lizzano.
Si discuteranno i seguenti temi:
Canale Li Cupi e i danni all’agricoltura.
La raccolta differenziata porta a porta.
Problemi connessi alle vicine discariche Vergine ed Ecolevante.
Organizzazione della manifestazione contro l’avvelenamento prodotto dalle discariche.
15 novembre 2010
Il canale "li cupi" di Lizzano

Il Canale "Li Cupi" sta arrecando danni e disagi agli agricoltori nel tratto Porvica- La Mosca. Scarichi fognari stanno sovraccaricando e inquinando il canale il quale straripando allaga le campagne circostanti rendendo impossibili i lavori agricoli. Il fetore è insopportabile, la preoccupazione aumenta di giorno in giorno e i danni anche.
Attorno a questo problema il silenzio e l'omertà di tutti.
In una terra a vocazione agricola è assai pericoloso ignorare questo problema! Gli Ufficiali Sanitari e l'ARPA intervengano subito!
31 ottobre 2010
30 ottobre 2010
Rassegna stampa 30 Ottobre 2010
29 ottobre 2010
Lenzuola contro la puzza! Via
27 ottobre 2010
Parte la campagna “lenzuoli contro la puzza” della Discarica Vergine
COMUNICATO STAMPA 27/10/10
Parte la campagna “lenzuoli contro la puzza” della Discarica Vergine
Venerdì 29 ottobre 2010 alle ore 9 partirà l’iniziativa NO ALLA PUZZA promossa dall’Associazione AttivaLizzano. La campagna di sensibilizzazione coinvolgerà gran parte della cittadinanza che appenderà ai balconi delle proprie case dei lenzuoli bianchi con scritto NO ALLA PUZZA. I cittadini, ormai esasperati, vogliono esprime così, in maniera coesa ed eclatante, il disagio e il malessere provocati dalle esalazioni provenienti dalla Discarica Vergine, distante dal paese circa 1,5 km. Le famiglie di Lizzano, dopo oltre un anno di sopportazione passiva dei maleodori che invadono il paese soprattutto durante la sera, a giugno, avevano denunciato i loro malori in circa 800 esposti raccolti da AttivaLizzano e inviati alla Procura della Repubblica. Quella del 29 ottobre sarà un’insolita forma di protesta con la speranza che questa volta le lamentele vengano ascoltate.
Ricordiamo, inoltre, gli altri due appuntamenti per il 29 ottobre:
- alle 9,45, presso la sede dell’Associazione (via Canova 9, adiacente Largo Bino) è stata indetta la Conferenza Stampa “NO AI RIFIUTI CAMPANI IN TERRA JONICA”;
- l’associazione è stata anche invitata a partecipare alla Festa dell’Accoglienza dal tema “Solidarietà e Volontariato per l’Ambiente” promossa dalle scuole di Lizzano.
La Presidente
Veronica Leggieri
Contatti:
Associazione di Cittadini AttivaLizzano
Via Canova 9, Lizzano
email:attivalizzano@gmail.com
23 ottobre 2010
Riunione STRAORDINARIA dei comitati della Provincia a Lizzano
Oggi, Sabato 23 Ottobre, presso la sede di Attiva Lizzano in Via Canova 9, Riunione Straordinaria dei Comitati della Provincia di Taranto per approfondire il problema dei rifiuti dell'emergenza campana e delle discariche presenti sul territorio.
22 ottobre 2010
20 ottobre 2010
Riunione STRAORDINARIA dei comitati della Provincia a Lizzano
L'emergenza campana ce la pappiamo noi! Attenzione! Su la testa!
Su la testa, Sindaci e Comitati! | |
Rifiuti campani nelle discariche del tarantino COMUNICATO STAMPA Ancora rifiuti campani nelle discariche del tarantino Come nel 2006, 2007, 2008. La Campania è ancora commissariata, l’emergenza-rifiuti campana si ripresenta puntuale, e la monnezza è inviata nelle discariche per rifiuti speciali del tarantino: Ecolevante a Grottaglie, Vergine a Lizzano, Italcave a Statte. E’ deciso, la gara d’appalto per il trasporto dei rifiuti è stata fatta. Sembra che dal 2006 non sia cambiato niente ma, se si osserva bene, si notano alcune varianti, oltre a due costanti che ci dovrebbero far indignare e preoccupare se solo riuscissimo a scuoterci dall’immobilismo di morte che già sta togliendo vita e futuro ai nostri figli. Le costanti sono: la non volontà politica di risolvere il problema dei rifiuti solidi urbani a monte, con la pratica del recupero, riuso e riciclo; e l’ostinazione del Governo a inviare i rifiuti campani nelle discariche del tarantino. Discariche per rifiuti speciali che già sono usate per le emergenze pugliesi (Ato Lecce2 e ora anche Bari) e che già lavorano per conto loro a ritmi tanto veloci da aver richiesto, e facilmente ottenuto, ampliamenti per 9 milioni di metri cubi nel solo 2009. E le varianti, di questo film già visto, non sono meno gravi. Una è costituita dal recente allarme-rifiuti anche in Puglia, già scattato nel sud barese e nello stesso capoluogo, e dal contemporaneo rifiuto del Comune di Conversano, confortato dalla recente sentenza del Tar di Bari, di accettare l’ennesimo ampliamento della discarica presente nel suo territorio (Lombardi Ecologia) per far fronte all’emergenza barese. L’altra variante è costituita da alcune circostanze che, al di là delle apparenti e immediate rassicurazioni, dovrebbero inquietare i nostri sonni e soprattutto quelli di chi ci amministra. Il consorzio partenopeo Cite (Consorzio interprovinciale trasporti ecoambientali), che si è aggiudicato il bando da 8 milioni di euro promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Protezione Civile per lo smaltimento nelle discariche del tarantino dei rifiuti dell’emergenza campana del 2008, rassicura che si tratta di terriccio stabilizzato per due anni, praticamente inodore, non pericoloso e che non ha grande impatto ambientale. Ma il 4 marzo scorso la sentenza della Corte di Giustizia del Lussemburgo, chiudendo la procedura aperta nel luglio 2008, ha condannato l’Italia perché “La Repubblica italiana, non avendo adottato, per la regione Campania, tutte le misure necessarie per assicurare che i rifiuti siano recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza recare pregiudizio all’ambiente e, in particolare, non avendo creato una rete adeguata ed integrata di impianti di smaltimento, è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza degli artt. 4 e 5 della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 5 aprile 2006, 2006/12/CE, relativa ai rifiuti”. Allora: come, dove e quando sarebbero stati trattati questi rifiuti campani, risalenti appunto alle emergenze del 2007 e 2008? Ancora. A giugno 2008 e a febbraio 2010 sono stati scoperti rifiuti radioattivi nei carichi di rifiuti urbani da incenerire o da stoccare in discarica. I fatti, riportati dal giornale spagnolo El Pais e da La Repubblica-Napoli, sono accaduti rispettivamente ad Amburgo, in Germania, e a Chiaiano, nel parco metropolitano delle colline di Napoli, sede di una discarica per rifiuti urbani denominata “Cupa dei cani” inaugurata l’anno scorso. La Germania ha scoperto tassi di radioattività superiori al consentito nella spazzatura già stabilizzata inviata da Napoli e destinata all’inceneritore di Amburgo. Si tratta di residui di iodio 131, utilizzato in alcune terapie per il cancro di ossa e tiroide. E il Ministro dell’Ambiente tedesco ha preteso che le autorità italiane garantiscano per iscritto che faranno controlli sulla radioattività prima della spedizione. E Bertolaso, commissario straordinario per Napoli, ha garantito che una squadra speciale di vigili del fuoco controllerà i rifiuti alla fonte. A Chiaiano, per tre volte nell’arco di sei mesi, da agosto 2009 a febbraio 2010, sono stati fermati compattatori con carico radioattivo in procinto di entrare nella discarica o addirittura all’interno di essa. Si tratta sempre di rifiuti ospedalieri irradiati di iodio 131 mischiati ai rifiuti urbani. A rivelare la presenza di rifiuti radioattivi sono stati un verbale di polizia, un sopralluogo dell'Nbcr (Nucleo speciale dei vigili del fuoco Nucleare, biologico, chimico, radioattivo) che ha confermato i livelli di radioattività, e una bolla di accompagnamento. E’ evidente, ad Amburgo, la serietà e la costanza dei controlli oltre alla immediatezza e severità dell’intervento presso le autorità italiane; a Chiaiano, oltre alla costante sorveglianza del comitato locale, è stata determinante l’attività di un procuratore aggiunto, Aldo De Chiara, che coordina la sezione "Ambiente e territorio" della Procura della Repubblica, e che segue personalmente il "Caso Iodio 131". E da noi? Vendola, presidente della regione Puglia, a una rapida e mi auguro (per lui) incompleta disamina dei giornali locali, ha rilasciato qualche dichiarazione solo nel 2006, mentre nel 2007 e 2008 hanno parlato in sua vece l’ex assessore all’ambiente Lo Sappio e l’ex vicepresidente Frisullo. In occasione dell’attuale emergenza campana, al suo silenzio ha fatto eco la dichiarazione del nuovo assessore all’ambiente Nicastro, che candidamente ha dichiarato di essere “ in questo momento impreparato” e di non aver avuto “interlocuzioni sull’argomento con il governatore”. Dalla Provincia di Taranto nessun segno di attenzione al problema. E di procuratori aggiunti, che coordinino sezioni specifiche per l’ambiente e il territorio, nemmeno a parlarne. E i Sindaci e gli Amministratori locali? Dalla mia forse incompleta documentazione, ci sono state prese di posizione a Statte e a Grottaglie, non ancora a S.Marzano, Monteiasi e Carosino. Mentre la sinergia recentemente mostrata dai sindaci di Monteparano, Fragagnano, Lizzano e Faggiano per far fronte comune al disagio causato dalla presenza della discarica Vergine, lascia ben sperare in una loro presa di posizione anche per l’arrivo dei rifiuti campani. Ma non basta un generico rifiuto, seguito poi da passività e rassegnazione, come già avvenuto per le precedenti emergenze campane. Occorre che le Amministrazioni facciano propria la lezione di Amburgo e di Chiaiano, chiedano certificazioni alla fonte circa la stabilizzazione e la non pericolosità/non radioattività, ed esigano e magari attuino in proprio controlli all’arrivo dei rifiuti campani. Ai sindaci è affidata la tutela della salute dei propri concittadini! Intanto, per quanto riguarda i comitati, Vigiliamo per la discarica concorderà a breve un incontro con tutti i comitati attivi nel territorio per approfondire l’argomento e decidere insieme il da farsi. Etta Ragusa
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29 settembre 2010
La raccolta porta a porta a Lizzano: con queste premesse è un fallimento.
Il 1° Ottobre 2010 a Lizzano partirà la raccolta differenziata porta a porta spinta, con rimozione dalle strade dei cassonetti. Straordinaria notizia!
Riteniamo che la virata verso la raccolta differenziata sia ammirevole e condividiamo pienamente gli intenti perseguiti dall’Amministrazione Comunale di Lizzano. Da lungo tempo auspicavamo un intervento in tal senso.
In questa sede, però, intendiamo proporre le nostre perplessità rispetto alla efficacia di un’operazione così violenta, definita "kamikaze" dalla stessa amministrazione e proponiamo alcuni suggerimenti che ci auspichiamo possano essere utili ad implementare il passaggio alla raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti. Riteniamo che l’introduzione di un cambio radicale di paradigma nella raccolta dei rifiuti potrebbe essere vissuta dalla cittadinanza come un’'imposizione violenta e, quindi, risultare inefficace.
Le esperienze di altre realtà evidenziano che, in tali circostanze, la cittadinanza risponde con diffidenza e impreparazione, causando disagi e tensioni nella comunità e ostacolando lo svolgimento del lavoro dell'azienda incaricata alla raccolta. Questo potrebbe scoraggiare l'intera comunità e l'Amministrazione ed esitare in un fallimento. E’ evidente che tale fallimento sarebbe da imputare alla gestione di questo processo da parte dell'amministrazione e non alla comunità.
Innescare una simile trasformazione, culturale e poi sociale, richiede un lavoro costante e capillare di informazione e sensibilizzazione. Le statistiche evidenziano come la qualità della differenziazione vada di pari passo con l'informazione.
A tal proposito riteniamo che non sia sufficiente l’ incontro informativo fatto il 13 Settembre (13 giorni prima della partenza radicale del progetto), alle 11,30 di mattina. L’oriario mattutino di per sè è lavorativo, ma settembre è un periodo in cui notoriamente la comunità lizzanese è impegnata nella vendemmia. Inoltre, l’incontro si è tenuto al primo piano del palazzo comunale, senza ascensore e senza rampe per i diversamente abili. Forse l"operazione kamikaze" consiste nel far fuori tutti, progetto compreso? Speriamo vivamente di no.
Purtroppo, come temevamo, all’incontro erano presenti 10 cittadini, alcuni referenti delle scuole, i rappresentanti della nostra Associazione e i componenti della Giunta. Le risposte alle domande poste agli esperti presenti sono state evasive e confuse; nel complesso abbiamo avuto l’impressione di poca serietà nell'affrontare un progetto di tale portata e importanza. A nostro avviso, manca una visione sistemica del progetto per questo cerchiamo di dare qualche consiglio per ottimizzare il porta a porta:
TARIFFAZIONE VARIABILE: incentivazione alla riduzione e differenziazione. Le esperienze eccellenti (a cui dovremmo attingere) dimostrano che sarebbe utile prevedere un'incentivazione economica ai “migliori ricicloni”. A tal fine non sono necessari complessi e costosi macchinari elettronici per identificare con un codice a barre ogni singolo cittadino (cfr. proposta fatta del presidente dell'ATO 3 nella giornata di inromazione del 13 Settembre); se Lizzano fosse dotata di un'isola Ecologica basterebbero due bilance ed il numero personale del cittadino (modello raccolta a punti già effettuata nelle ATO1). Per rendere conveniente il porta a porta sono fondamnentali una tariffazione variabile costituita da una quota fissa per coprire i costi fissi e una quota variabile a discrezione della qualità della differenziazione e degli effettivi costi sostenuti per lo smaltimento.
Ad esempio, può essere utile prevedere la riduzione della tariffa per chi non conferisce l'umido, ma crea il compost in casa (anche senza compostiera); incentivare il riutilizzo degli imballaggi; far diminuire gradualmente o eliminare i 2-3 4 imballaggi dei supermercati perchè riversano sulla comunità i costi di smaltimento; favorire iniziative sul consumo dell'acqua pubblica di AQP e disincentivare quello dell'acqua imbottigliata; promuovere l’utilizzo di dispenser ricaricabili per i prodotti liquidi; etc
TEMPI e INFORMAZIONE. Dal momento che si tratta di una vera e propria rivoluzione, un simile progetto, dovrebbe partire quando la comunità è già abbastanza edotta del modo in cui si differenzia l’immondizia; pena il cattivo risultato del progetto e l'aumento dei costi. Ilprimo Ottobre i Lizzanesi vedranno rimossi i cassonetti dalle stradee riceveranno 3-4 buste di vario colore per differenziare, ma senza alcuna informazione sul come fare. Si stanno aspettando le brochure da stampare; sarebbe più conveniente, invece, farla partire il 1 Dicembre e iniziare subito con incontri informativi e iniziative nelle scuole, affinchè il porta porta si innesti in un terreno fertile, di modo che si eviti difficoltà enormi creando tensioni nella cittadinanza e nell'azienda che effettuerà il porta a porta.
OSSERVATORIO SUI RIFIUTI:Gratificante è l'esperienza di tanti paesi che hanno adottato la strategia “rifiuti zero” con l'intento di produrre sempre meno rifiuti e azzerare la porzione indifferenziata (quella da bruciare o sotterrare). L'istituzione di un apposito Osservatorio sui rifiuti, (una specie di commissione ad hoc) costituito da politici, Associazioni, Commercianti, Professionisti, che abbia il compito di studiare e attuare le migliori strategie per la riduzione di quei materiali che non possono essere rivenduti o riciclati e portarle all'attenzione della giunta comunale. Si aprono le buste dell'indifferenziato, si studia la merceologia e si promuovono misure volte alla riduzione; un altro compito dell'osservatorio è vigilare sull'operato dell'azienda appaltatrice del progetto; l'osservatorio sui rifiuti è uno straordinario strumento a disposizione delle amministrazioni.
Solo così (informazione, partecipazione della società civile e programma di ottimizzazione) si giungerà alle "mitiche" percentuali di differenziazione del 70-80%. Tutto quello che si riesce a differenziare verrà rivenduto ai vari consorzi ed il restante "indifferenziato" smaltito in discarica o bruciato in inceneritori a cui siamo (ahimè) fortemente legati; quindi i costi del progetto saranno legati oltre che ai costi fissi della raccolta a quelli variabili dello smaltimento dell'indifferenziato; ci si aspetta che questo tipo di strategia di raccolta/smaltimento ridurrà l'enorme importo della Tarsu che i cittadini lizzanesi sono costretti a pagare.
Due domande: dove avverrà lo stoccaggio dei materiali raccolti non avendo Lizzano una Isola Ecologica? Chi si occuperà della rivendita dei materiali?
7 agosto 2010
13 luglio 2010
22 giugno 2010
21 giugno 2010
COMUNICATO STAMPA 20 GIUGNO 2010
Si comunica,
che l’associazione di cittadini AttivaLizzano ha raccolto in 10 giorni centinaia di esposti di denunce sottoscritti dai cittadini di Lizzano per denunciare i disturbi e i malori causati dall’odore e dall’aria malsana proveniente dalla vicina discarica per rifiuti speciali.
Gli esposti di denuncia, recanti i dati anagrafici dei cittadini sottoscriventi, espongono la tipologia di disagio, la data, l'ora e il luogo in cui essa è stata avvertita.
Si richiede pertanto un intervento adeguato e immediato delle autorità appellandosi al diritto alla salute del cittadino.
Le autorità interpellate sono: Procura della Repubblica, Comune di Taranto, Provincia di Taranto, Comune di Lizzano, ARPA, ASL di Taranto, Assessorato alla sanità della Regione Puglia.
Questi esposti sono l’ennesima dimostrazione del disagio che la discarica provoca e della sua potenziale pericolosità per la salute, nonché un ulteriore sollecito da parte della cittadinanza rivolto alle amministrazioni comunali affinché prendano in seria considerazione il problema e intervengano in maniera efficace per risolverlo al più presto.
L’associazione inoltre sollecita fortemente le amministrazioni comunali di Lizzano , Fragagnano , Faggiano , Monteparano e Taranto a mantenere l’impegno di indire il consiglio intercomunale (già annunciato) per deliberare un documento comune che neghi la deroga, richiesta dall'Impresa Vergine, per smaltire rifiuti speciali con parametri di inquinanti nell'eluato ben tre volte più elevati.
AttivaLizzano inoltre si appella alle competenze della Regione Puglia affinchè si impegni con gli strumenti che ha a disposizione nella tutela della salute dei cittadini Lizzanesi che da diversi anni dimostrano attenzione e timore per la situazione ambientale.
Inoltre AttivaLizzano CHIEDE di essere invitata a partecipare alla Conferenza dei Servizi in quanto associazione costituita da cittadini.
Via Canova 9, 74020 Lizzano, TA
tel: 389 02 52 550
11 giugno 2010
24 Giugno Festa dell'acqua
4 maggio 2010
Presentazione Attiva Lizzano

“La libertà è partecipazione” così canta Giorgio Gaber in una sua bellissima canzone, la libertà può essere esercitata concretamente dal popolo solo attraverso la sua partecipazione attiva verso tutto ciò che riguarda il bene comune, quello appartenente alla collettività nonché alle generazioni future. Da questa consapevolezza e coscienza nasce “AttivaLizzano” associazione di cittadini apartitico.
La libertà è anche responsabilità individuale di ogni singolo cittadino. Quanti di noi, anche davanti a cose che ci riguardano direttamente, pensiamo “non è colpa mia ma di altri, io non posso farci nulla...” oppure “adesso non ho tempo... tanto o ci sono o non ci sono nulla cambierebbe..., queste cose non fanno per me..., ci sono persone più adatte e capaci..., tanto c'è tizio e caio amici miei che fanno anche le mie veci... .” Resteremmo ad assistere passivi a qualcuno che distrugge la nostra casa, (il luogo)? A qualcuno che ci inetta un veleno nel corpo (l'inquinamento)? A qualcuno che uccide i nostri figli (l'eredità nociva)? Saremmo li' ad aspettare che qualcun altro faccia qualcosa per noi?
C'è bisogno di ognuno di noi, ognuno di noi deve partecipare, agire, farsi portavoce e coinvolgere l'intera comunità!
Abbiamo uno scopo da raggiungere: salvaguardare la salute nostra e dei nostri figli e restituire integro il nostro amato territorio allo spirito della terra.
Venite giovedì 06 MAGGIO ORE 19,00 C/O L'AULA CONSILIARE DEL COMUNE DI LIZZANO (VIA MAZZINI) .
Un modo per partecipare e, SOPRATTUTTO, conoscere le problematiche ambientali di Lizzano! Oltre l'inquinamento uccide anche l'indifferenza collettiva!
4 marzo 2010
23 febbraio 2010
Nuovo Bando Bollenti Spiriti: Giovani Idee per una Puglia milgiore!

Ragazzi finalmente è uscito! Il bando di principi attivi è un'iniziativa delle Politiche Giovanili (Bollenti Spiriti) della Regione Puglia.
Chiunque può presentare progetti, quindi AVANTI!
Lizzano ci deve essere quest'anno!
Noi come cittadinanzaattiva Lizzano con il Collettivo artistico KILODRAMMI presenteremo un grande progetto!
Voi fate altrettanto! Inventatevi qualcosa, qualsiasi cosa che rientri nei criteri del Bando Principi attivi 2010.
Leggetelo attentamente: (in pdf): bando Principi Attivi 2010 .
Qui tutto l'occorrente per presentare domanda finanziamento da scaricare in pdf:
Formulario Principi attivi 2010
Modello di dichiarazione
Vademecum per la rendicontazione
Vi terremo informati. Molto probabilmente organizzeremo una giornata di informazione su come fare un progetto.
18 febbraio 2010
16 febbraio 2010
Comunicato Comitato "Difesa Ambientale" di Fragagnano
Il Comitato sarà sempre contro la discarica e contro i suoi sostenitori, ricordando a chi è distratto lo scempio perpetrato al nostro territorio dai rifiuti altrui e che abbassando la guardia o venendo a patti con essa significa spianare la strada ad un’altra discarica. E poi ad un’altra. E poi ad un’altra. Povero paese!
Fragagnano, 25 gennaio 2010
Il Comitato
13 febbraio 2010
Serata Reading di "Fizz in the City"

a cura di Tommaso Urselli.
La serata si svolgerà all'Osteria "Quattro Venti" di Fragagnano (Via Taranto- Lecce).
La lettura sarà accompagnata da sottofondo musicale Live.
L'ingresso è gratuito.
11 febbraio 2010
31 gennaio 2010
Progetto Lizzano Pulita (le Domeniche Ecologiche)


Salve amici,
oggi abbiamo avviato il progetto Lizzano Pulita: le domeniche ecologiche.
Ogni ultima domenica del mese noi la dedicheremo alla bonifica di discariche a cielo aperto.
Di lavoro ce n'è!
E' un modo concreto e divertente per passare una domenica insieme e ripulire un po la nostra zona. Sono gesti simbolici e di attivismo civico. E' lo spirito di Cittadinanzattiva.
Su ogni sito bonificato metteremo un cartello dove si comunica che "cittadinaz@ttiva Lizzano ha bonificato il sito. Si prega di non sporcare più".
Dato che abbiamo trovato molti rifiuti ingombranti nel sito di stamattina informeremo, sempre con un cartello, che il servizio comunale di ritiro e smaltimento rifiuti ingombranti è gratuito ed efficiente e chiamando al numero 800681688 Se lo vengono a prendere da casa!
Oggi abbiamo iniziato dal principio della strada "pali in carreggiata", di fronte la Cantina San Gaetano. Abbiamo iniziato da li perchè l'ideatore del progetto (Giuseppe Urselli) abita li vicino.
Per la prossima, che sarà organizzata meglio, magari chiedendo al comune un ausilio per i mezzi, si pensa di bonificare la strada che porta a mare.
Ahimè abbiamo anche trovato molto amianto, per questi casi faremo dei prestampati (da ritirare nella nostra sede in Via Canova 9, nei pressi del Largo Bino e formato file da scaricare) per la comunicazione scritta al Sindaco o all organo competente.
Vi aspettiamo Domenica 28, ore 9,00! Più siamo più puliamo.
Ps: Ognuno, se può, porti delle buste grandi e un paio di guanti.