18 marzo 2014

Depuratore Lizzano: il Noe sequestra atti in Comune



di CosmoPolis Il Giornale dei Popoli Mediterranei
I carabinieri del Noe di Lecce stanno sequestrando proprio in queste ore, presso il municipio di Lizzano, gli atti che riguardano le ordinanze sindacali che consentirono al depuratore di scaricare nella falda acquifera
Proprio in queste ore i carabinieri del Noe di Lecce stanno sequestrando presso il comune di Lizzano tutti gli atti inerenti le ordinanze sindacali emesse negli anni 2012 -2013 con le quali fu disposto di convogliare in falda gli scarichi del depuratore che serve i comuni di Fragagnano, Lizzano e San Marzano di S. Giuseppe. Lo scarico del depuratore – lo ricordiamo -  fu sottoposto a sequestro su disposizione della magistratura tarantina il 18 febbraio. Il 10 marzo scorso invece fu fermato il suo utilizzo ad opera del magistrato Wilma Gilli. Il provvedimento cautelare -  avvalorato anche da analisi e campionamenti  - aveva accertato il superamento dei parametri di inquinamento  previsti dalla normativa vigente. I sigilli erano dunque stati apposti proprio per la necessità di impedire che dal canale giungessero in mare, sostanze nocive per la salute dell’uomo, contenenti un’elevata concentrazione di organismi batterici pericolosi. È la causa per cui alla “Pura depurazioni” è stato contestato il reato di “getto pericoloso di cose”. Nel frattempo, però, la società di Aqp non ha provveduto all’adeguamento.

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