POLITICI E DISCARICHE
fatti e non parole
comunicato del coordinamento dei comitati di Lizzano, Grottaglie, Carosino,
Monteparano, Fragagnano, S.Marzano
Non basta l’appello
dall’assessore provinciale G. Mancarelli, comparso sulla stampa del 13 novembre
u.s., affinché sia ridiscussa l’Autorizzazione integrata ambientale concessa
alle discariche per rifiuti speciali del tarantino, appello già fatto l’anno
scorso dal presidente Florido e da altri amministratori provinciali, sempre in
concomitanza di scadenze elettorali.
Non bastano le
rassicurazioni diffuse dal sindaco di Grottaglie Alabrese circa i controlli
effettuati sulla discarica Ecolevante-Lgh, mentre in una nota dell’Arpa si
legge che il gestore “provvede ad
inviare le comunicazioni dei conferimenti… senza allegare alcun rapporto di
prova”
. (nota n. 26654 del 28.5.2010).
Non basta che
l’on. Vico e il Sen. Saccomanno ripetano, in una interrogazione parlamentare,
l’allarme ambientale, sanitario e legale sollevato dalla relazione della
Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti.
Non basta che
l’assessore regionale all’ambiente Nicastro abbia diramato comunicati nel
settembre 2011 con l’annuncio di aver “diffidato tutti, dagli organi campani ai
gestori delle discariche pugliesi, dal ricevere senza le omologhe necessarie i
rifiuti provenienti dalla Campania con codice 19.12.12”.
La relazione della Commissione parlamentare parla
chiaro: “i controlli sul
territorio pugliese non sembrano sufficientemente penetranti se è stato
possibile smaltire <<ingenti>> quantitativi di rifiuti … senza
che gli organi di controllo locali abbiano mai rilevato alcunché”
(pag.152);
i
dati acquisiti “vanno necessariamente
confrontati con la sussistenza di indagini molto importanti … che aprono uno
spaccato inquietante sui traffici illeciti di rifiuti diretti in Puglia” (pag.152);
la pur meticolosa disciplina in materia di rifiuti “consente di costruire un ‘mondo di carta’ che nulla ha a che fare con
la corretta e legale circolazione dei materiali di scarto”(pag.153).
Pertanto
è necessario e doveroso porsi e porgere i seguenti inquietanti interrogativi.
Cosa
ha fatto l’assessore Nicastro, quali atti amministrativi ha emanato per far
eseguire gli opportuni controlli sui rifiuti con codice 191212 ? Quale esito hanno avuto le interrogazioni
parlamentari dell’on.Vico e del Sen. Saccomanno?
Su
cosa poggia la difesa dei controlli effettuata dal sindaco di Grottaglie
Alabrese, e perché dopo due anni di continue sollecitazioni da parte degli
ambientalisti non ha sollecitato dalla Regione controlli mirati sui rifiuti con
codice 191212 e sui rifiuti con codice a specchio?
Quali
proposte concrete ha portato o intende portare in Consiglio provinciale
l’assessore Mancarelli affinché sia ridiscussa l’Aia concessa a tutte e tre le
discariche del tarantino, non solo a Ecolevante e Vergine, autorizzazione a suo
tempo rilasciata anche con l’assenso dell’Amministrazione provinciale tuttora
in carica?
Perché
l’assessore Nicastro, il presidente Vendola, il presidente Florido e il sindaco
Alabrese non hanno risposto alla reiterata, dal 2010, richiesta degli
ambientalisti affinché siano date opportune disposizioni a Arpa e Asl per
specifici controlli sui rifiuti con codice 191212 e rifiuti con codice a
specchio, dietro ai quali potrebbero nascondersi illegali giri-bolla?
E’
ora che Regione e Provincia e tutti i Sindaci dei Comuni limitrofi alle
discariche per rifiuti speciali Ecolevante-Lgh, Vergine e Italcave, accolgano
finalmente l’allarme ambientale, sanitario e legale che non soltanto gli
ambientalisti, ma la stessa Commissione parlamentare ha sollevato.
E’
ora che le Autorità politiche e amministrative richiedano una indagine epidemiologica
e controlli specifici per stabilire con precisione quale sia la presenza di
minerali pesanti nelle falde acquifere, nel suolo e nell’aria. Perché non solo
Taranto, ma l’intera provincia è a grave rischio sanitario e ambientale!
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